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19 Luglio 2022 – nota economica giornaliera

ITALIA – Ieri, si è registrata una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero a maggio, più intensa per le esportazioni (+4,8%) che per le importazioni (+0,3%).

STATI UNITI – Ieri, l’indice di fiducia dei costruttori di case NAHB a luglio è crollato a 55 da 67 di giugno, sui minimi da due anni, con una contrazione molto più estesa del previsto, sulla scia sia del calo dell’accessibilità dell’acquisto di case dovuta all’aumento dei prezzi e dei tassi sui mutui, sia del costante incremento dei costi di produzione.
Gli investimenti residenziali dovrebbero contribuire negativamente alla crescita del 2022.

 

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha aperto la settimana in calo ieri ed è in discesa anche oggi, sulla non-ulteriore salita dei rendimenti USA e delle attese per i Fed Funds che hanno già raggiunto livelli elevati.
Cruciale però nei prossimi giorni sarà anche l’evoluzione della risk aversion, soprattutto in funzione delle decisioni russe sulle forniture di gas: sviluppi negativi su questo fronte tornerebbero infatti a favorire il dollaro nel suo ruolo di safe haven.

EUR – L’euro ha aperto la settimana in recupero ieri da 1,00 a 1,02 EUR/USD e sta proseguendo in salita anche oggi, complice il restringersi dei differenziali di rendimento sia per la stabilizzazione di quelli USA sia per la salita di quelli euro, anche in funzione di rumours secondo cui qualche esponente BCE potrebbe provare a proporre un rialzo dei tassi di 50 pb già giovedì, nonostante l’indicazione ufficiale fosse per una mossa iniziale di soli 25 pb.
Nei prossimi giorni, tuttavia, il ruolo chiave sarà giocato dalle decisioni russe sulle forniture di gas: se al termine della chiusura programmata – giovedì – di Nord Stream 1 le prospettive dovessero peggiorare ulteriormente l’euro ne risentirebbe negativamente e nel breve questo tema avrebbe il sopravvento.

GBPAnche la sterlina ha aperto la settimana in ripresa contro dollaro da 1,18 a 1,20 GBP/USD, principalmente sul generalizzato ritracciamento di quest’ultimo.
I dati sul mercato del lavoro stamani sono stati misti ma complessivamente positivi, mentre ieri dalla BoE Saunders si è espresso a favore di un sentiero di rialzi dei tassi più incisivo nel breve, lasciando intendere che a suo avviso in questo contesto il costo di alzare più rapidamente è inferiore a quello di alzare più lentamente.
In programma oggi un intervento di Bailey, mentre domani usciranno i dati di inflazione attesa ancora in salita.
Indicazioni a favore di un possibile rialzo di 50 pb alla riunione BoE d’inizio agosto fornirebbero sostegno alla sterlina, ma in questi giorni anche la valuta britannica dovrebbe risentire maggiormente degli sviluppi sul fronte delle forniture di gas dalla Russia.
Contro euro la sterlina si è tendenzialmente indebolita nell’ultima settimana, ma ancora all’intero del range 0,84-085 EUR/GBP.

JPYAnche lo yen ha aperto la settimana in rafforzamento, modesto, contro dollaro da 138 a 137 USD/JPY sulla non-salita dei rendimenti a lunga USA, ma nel breve rimangono ancora dei rischi verso il basso al mantenersi della divergenza tra BoJ e Fed.
Contro euro invece lo yen si è indebolito da 139 a 141 EUR/JPY per via del maggior rafforzamento dell’EUR/USD.

 

PREVISIONI:

AREA EURO
– Oggi la stima finale è attesa confermare che a giugno i prezzi al consumo sono cresciuti di 0,8% m/m, ben oltre l’usuale profilo stagionale.
L’inflazione headline dovrebbe essere confermata all’8,6% a/a da 8,1% a maggio, l’indice core BCE (al netto di alimentari freschi ed energia) al 4,6% da 4,4% di maggio.
L’inflazione potrebbe toccare un picco a luglio e poi intraprendere un percorso di lenta discesa legato a effetti base dalla componente energia, chiudendo il 2022 al 7,5% in media annua.
– In calendario vi è anche la produzione nelle costruzioni, attesa in crescita di +0,8% m/m a maggio.

STATI UNITI – Oggi verranno pubblicati i dati dei cantieri residenziali di giugno, previsti in aumento a 1,575 mln, dopo l’ampio calo di maggio a 1,549 mln, mantenendosi su un trend debole atteso in ulteriore rallentamento nella seconda metà dell’anno.
Le licenze dovrebbero stabilizzarsi a 1,69 mln a giugno, dopo due mesi di significative contrazioni.