19 Febbraio 2025 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Dopo una settimana di cali il dollaro ha leggermente recuperato ieri, grazie ad un indice Empire che ha sorpreso in positivo e alle dichiarazioni di Trump in merito alla possibilità di nuovi dazi, intorno al 25%, su auto, farmaci e semiconduttori su cui dovrebbero essere annunciati dettagli a inizio aprile.
Si tratta però di un movimento che non appare ben supportato e nel pomeriggio, con i dati del settore immobiliare attesi in indebolimento, potrebbe cedere ancora: ha già aperto in marginale calo oggi.
I verbali del FOMC in serata dovrebbero confermare che la Fed non ha urgenza di tagliare i tassi, ma questo potrebbe non bastare a risollevare stabilmente le sorti del dollaro fintantoché rimane incertezza sulla politica dei dazi.
EUR – L’euro si è leggermente indebolito ieri, restando comunque in area 1,04 EUR/USD, perlopiù di riflesso al recupero del dollaro.
Infatti, non è riuscito a trarre beneficio dalla sorpresa favorevole dello ZEW tedesco, complici probabilmente anche i problemi che già in fase di avvio stanno incontrando i colloqui per cercare di arrivare alla pace tra Russia e Ucraina.
A meno di delusioni importanti dai dati USA e/o di sviluppi positivi sul fronte russo-ucraino l’euro rischia di mantenersi sulla difensiva, anche se, in assenza di novità, potrebbe perlomeno stabilizzarsi.
GBP – La sterlina, in calo ieri sul dollaro da 1,26 a 1,25 GBP/USD principalmente per il recupero di quest’ultimo, ha leggermente recuperato stamani sui dati di inflazione che hanno mostrato un aumento superiore alle attese.
La dinamica inflazionistico-salariale conforta uno scenario di pochi tagli dei tassi (non più di due quest’anno) ma la debolezza della crescita domestica e l’incertezza sul fronte della politica dei dazi di Trump limitano l’upside della sterlina, che può cedere di nuovo di fronte a dati domestici non positivi: segnali contrastanti sono attesi venerdì da vendite al dettaglio e PMI.
Contro euro la sterlina è in rafforzamento per il terzo giorno di fila da 0,83 a 0,82 EUR/GBP, sull’idea che la BoE taglierà i tassi meno della BCE.
JPY – Lo yen si è rafforzato ieri contro dollaro da 152 a 151 USD/JPY aiutato dal consolidarsi di attese che la BoJ procederà con i rialzi dei tassi in corso d’anno.
Nuove dichiarazioni esplicite in tal senso sono giunte questa notte da un altro esponente della banca centrale, Takata, che ha espresso la necessità di contrastare le crescenti spinte inflazionistiche.
Fintantoché però i rendimenti a lunga USA non scendono, l’upside dello yen rimane limitato e la valuta nipponica suscettibile di indebolirsi di nuovo.