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19 Aprile 2023 – nota economica giornaliera

ITALIA – I dati sul commercio estero di febbraio hanno registrato il secondo progresso congiunturale consecutivo per le esportazioni (0,4% m/m da 0,3% di gennaio) a fronte del sesto calo per le importazioni (-1,4% da -3% precedente).
Il saldo commerciale ha registrato un avanzo di 2,1 miliardi di euro (contro un deficit di -1,5 miliardi un anno prima), grazie alla riduzione del disavanzo energetico e all’ampliamento del surplus nell’interscambio di beni non energetici.
Nei prossimi mesi il rallentamento del ciclo globale frenerà l’export ma il calo dei prezzi dell’energia dovrebbe continuare a ridurre le pressioni sulla bilancia commerciale, attesa riassorbire progressivamente gli squilibri registrati nel 2022.

GERMANIA – Ieri, l’indice ZEW è calato per il secondo mese ad aprile, a 4,1 punti da 13 precedente.
Il peggioramento è legato ai timori che le banche siano più caute nel concedere prestiti e agli effetti della politica monetaria restrittiva.
L’indicatore sulla situazione corrente, invece, è salito a -32,5 da -46,5.

STATI UNITI – Ieri, i nuovi cantieri residenziali di marzo sono calati a 1,42 mln (-0,8% m/m), da 1,432 mln di febbraio, per via di una correzione delle unità multifamiliari che hanno più che controbilanciato l’incremento delle unità monofamiliari (2,7% m/m).
Le licenze sono in flessione a 1,413 mln, da 1,55 mln del mese precedente.
L’attività nell’edilizia residenziale si è stabilizzata negli ultimi mesi, con la svolta dei tassi sui mutui.

 

COMMENTI:                                  

BCEPhilip Lane (BCE) ha dichiarato che sarà necessario aumentare i tassi alla riunione di maggio, e che l’andamento dei dati determinerà la dimensione dell’aumento.
Presumibilmente, saranno importanti l’andamento dell’inflazione core e le indagini di fiducia di aprile; Lane ha però segnalato come molto importante l’esito della BLS (Bank Lending Survey), che sarà reso noto il 2 maggio.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è sceso ieri erodendo buona parte della salita di lunedì, indebolito dall’ulteriore calo della risk aversion sui buoni dati di crescita cinese, ma sta già recuperando oggi, sostenuto dalla tendenza rialzista dei rendimenti.
La prospettiva che la Fed alzi ancora i tassi a maggio supporta il dollaro nel breve, ma successivamente dovrebbe tornare a indebolirsi.

EURL’euro è parzialmente risalito ieri sul calo del dollaro, ma mantenendosi in area 1,09 EUR/USD e arrestando la salita sullo ZEW tedesco che ha deluso scendendo contro attese di calo.
Stamani sta tornando a scendere sul recupero del dollaro, ma la prospettiva che la BCE alzi i tassi più della Fed nel breve limita significativamente il downside.
In questi giorni il cambio potrebbe pertanto stabilizzarsi anziché rafforzarsi ancora, mentre dovrebbe tornare a salire più avanti.

GBPAnche la sterlina è salita ieri contro dollaro da 1,23 a 1,24 GBP/USD ma è ancora in salita oggi, grazie ai dati di inflazione domestici che hanno mostrato un calo inferiore alle attese, avvalorando lo scenario di un altro rialzo dei tassi BoE a maggio.
Oggi, infatti, la sterlina si sta rafforzando contro euro da 0,88 a 0,87 EUR/GBP, tendenza che dovrebbe essere temporanea, in attesa di maggiori rialzi BCE nel breve, a patto però che l’inflazione scenda come da proiezioni BoE.
Da seguire oggi un discorso di Mann, per eventuali indicazioni sulle intenzioni della BoE.

JPYLo yen è leggermente risalito ieri contro dollaro da 134 a 133 USD/JPY sul parziale arretramento dei rendimenti a lunga USA, ma sta già scendendo oggi sulla risalita degli stessi.
Temporaneamente potrebbe mantenersi sulla difensiva fintantoché i rendimenti USA non riprendono a scendere stabilmente, dinamica che tornerà a favorire lo yen più avanti.

 

AREA EURO
 – Oggi la stima finale dell’inflazione di marzo non dovrebbe fornire revisioni significative.
La lettura flash ha registrato un calo al 6,9% a/a da un precedente 8,5%, con un contributo negativo della componente energetica.
In termini prospettici saranno da monitorare con particolare attenzione i prezzi dei beni industriali non energetici e dei servizi: nella lettura preliminare, l’inflazione core ha infatti accelerato di un decimo a marzo, al 5,7% a/a (7,5% al netto di alimentari freschi ed energia).
– La produzione nelle costruzioni è vista crescere in misura sostenuta per il secondo mese a febbraio, ancora favorita da condizioni meteorologiche più favorevoli rispetto alla media stagionale, stimiamo di 2,3% m/m da un precedente 3,9%.
Il settore dovrebbe aver dato un contributo positivo al valore aggiunto nel 1° trimestre dell’anno.

STATI UNITI – Il Beige Book, preparato per la riunione del FOMC di inizio maggio, darà indicazioni rilevanti per valutare i primi effetti della crisi bancaria sulle decisioni delle imprese.