18 Novembre 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata al rialzo ma arretrando leggermente venerdì su dati (indice Empire, vendite al dettaglio e produzione industriale) che hanno fornito indicazioni miste e in lieve calo ha aperto anche stamani.
Dai dati di questi giorni si attendono ancora segnali non omogenei, di leggera debolezza nel settore immobiliare (dati di oggi, domani e giovedì) e per i sussidi di disoccupazione (giovedì) ma di leggero miglioramento per i PMI (venerdì).
A meno di ampie sorprese verso l’alto il dollaro potrebbe tendenzialmente stabilizzarsi dopo l’ampia ascesa recente post-vittoria di Trump.
EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata in calo da 1,07 a 1,05 EUR/USD transitando per un minimo temporaneo a 1,0496 EUR/USD, ma si è leggermente ripreso venerdì e ha aperto in lieve salita oggi, il tutto perlopiù di riflesso alla dinamica del dollaro. Rimangono però fattori di debolezza propria della moneta unica, riguardanti le prospettive di crescita dell’area, attesa in indebolimento sullo scavalco dell’anno.
La fiducia dei consumatori dell’area giovedì è attesa in marginale miglioramento mentre i PMI venerdì stabili o in marginale calo, ma su livelli di debolezza.
L’euro rischia quindi di restare sulla difensiva – a meno di delusioni importanti dagli USA – penalizzato anche dalla prospettiva di numerosi tagli dei tassi nei prossimi mesi. Il downside dovrebbe essere ancora collocato, tecnicamente, in area 1,03 EUR/USD.
Importanti saranno i vari discorsi BCE in calendario, a partire da Lagarde già oggi.
GBP – Anche la sterlina ha chiuso la settimana passata in calo contro dollaro da 1,29 a 1,25 GBP/USD ma diversamente dalle altre principali valute non si è ripresa venerdì per via dei dati domestici (PIL e produzione industriale) risultati più deboli del previsto.
Nei prossimi giorni ve ne saranno altri: l’inflazione mercoledì, attesa in risalita l’headline e stabile la core, le vendite al dettaglio e i PMI venerdì, previsti rispettivamente in calo e stabili.
A meno di sorprese positive dal lato domestico o delusioni dagli USA dunque la sterlina dovrebbe restare sulla difensiva, con downside però limitato contro dollaro e possibilità di rafforzarsi contro euro per via del limitato numero di tagli dei tassi attesi dalla BoE.
JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata in indebolimento contro dollaro da 152 a 154 USD/JPY essendosi in parte ripreso venerdì dopo aver toccato minimi in area 156 USD/JPY.
Il ministro delle finanze Kato ha infatti espresso la disponibilità a intervenire sul cambio in caso di deprezzamento eccessivo, mentre oggi il governatore della BoJ Ueda ha dichiarato che si procederà con gradualità sul sentiero dei rialzi dei tassi, senza però fornire indicazioni sul timing, in particolare per via dell’incertezza riguardante soprattutto gli Stati Uniti in questa fase.
Salvo delusioni dai dati USA, in questi giorni lo yen dovrebbe restare sulla difensiva, nei pressi dei minimi recenti.