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18 Febbraio 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana in calo ieri ancora sulla scia dei dati negativi di venerdì e del dubbio che la politica dei dazi di Trump possa essere meno aggressiva del previsto.
L’incertezza su questo tema comunque è elevata e il biglietto verde resta molto reattivo a eventuali novità in merito.
Sul fronte dei dati oggi si attende un miglioramento dell’indice Empire, seppure ancora in area negativa, e questo potrebbe agevolare un marginale recupero del biglietto verde che oggi infatti ha aperto in lieve rialzo.
Domani comunque più significativi saranno i verbali del FOMC, per capire l’orientamento della Fed alla luce dell’incertezza sulle politiche di Trump.

EURL’euro ha aperto la settimana in lieve calo da 1,05 a 1,04 EUR/USD, in linea con la debolezza del quadro dell’area e l’aspettativa di molti tagli dei tassi BCE nel breve contro pochi e non ravvicinati tagli Fed.
Stamani si attende un miglioramento dallo ZEW tedesco che potrebbe fornire parziale sostegno all’euro, ma si tratterebbe di poca cosa, soprattutto dopo il recente recupero prodottosi perlopiù di riflesso al cedimento del dollaro.
L’avvio dei colloqui di pace per la guerra russo-ucraina che però è previsto oggi tra una delegazione USA e una russa senza Kiev e senza l’Europa non agisce a favore della moneta unica.

GBPLa sterlina ha aperto la settimana al rialzo ieri contro dollaro da 1,25 a 1,26 GBP/USD perlopiù di riflesso al cedimento di quest’ultimo e si è rafforzata anche stamani sui dati domestici che hanno sorpreso positivamente sul mercato del lavoro riducendo le probabilità implicite di tagli dei tassi BoE, che comunque rimangono nel nostro scenario centrale (due, a maggio e agosto, di 25 pb ciascuno).
Domani importanti saranno i dati di inflazione, attesa anch’essa in salita.
Tuttavia, l’upside della sterlina è frenato dalle indicazioni di debolezza della crescita e dall’incertezza sulle politiche dei dazi di Trump.
Contro euro ha aperto la settimana in rafforzamento da 0,83 a 0,82 EUR/GBP grazie all’attesa che la BoE tagli i tassi meno della BCE.

JPYLo yen ha aperto la settimana in rafforzamento sul dollaro da 152 a 151 USD/JPY complici i dati sul PIL giapponese migliori del previsto e il calo dei rendimenti a lunga USA.
Oggi sta già cedendo in parte e nel breve sarà chiave la dinamica dei rendimenti USA.
Tuttavia, la prospettiva che entro i prossimi mesi la BoJ possa alzare ancora i tassi limita il downside della valuta nipponica.