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17 Marzo 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata in marginale calo, penalizzato venerdì anche dal calo, molto più ampio delle attese, della fiducia delle famiglie.
Oggi un parziale miglioramento è atteso dalle vendite al dettaglio, ma l’indice Empire questo pomeriggio, la produzione industriale domani e il Philly Fed giovedì dovrebbero fornire segnali di indebolimento dell’economia.
Chiave sarà comunque il FOMC di mercoledì dove la Fed dovrebbe lasciare i tassi fermi, anche nelle previsioni di quest’anno (due tagli), ma potrebbe rivedere al ribasso le previsioni di crescita e al rialzo quelle di inflazione.
Nel complesso dunque il dollaro dovrebbe mantenersi sulla difensiva, a meno che la Fed non riveda significativamente al rialzo le previsioni sui tassi ufficiali.

EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata in marginale rialzo restando in area 1,08 EUR/USD, pur passando per massimi temporanei in area 1,09 EUR/USD.
Il rafforzamento riflette soprattutto l’indebolimento del dollaro ma è aiutato anche dalle novità sul fronte fiscale in Germania che dovrebbe approvare le misure di aumento della spesa in questi giorni e dal susseguirsi di notizie che parrebbero alludere ad un possibile cessate il fuoco tra Russia e Ucraina sempre questa settimana.
Tra i dati lo ZEW tedesco domani è atteso in miglioramento, mentre venerdì l’INSEE francese per il manifatturiero e la fiducia dei consumatori dell’area sono previsti rispettivamente stabile e in marginale miglioramento.
A meno di sorprese positive dagli USA, l’euro dovrebbe quindi consolidare o almeno stabilizzarsi.

GBP – La sterlina ha chiuso la settimana in marginale rafforzamento rispetto al dollaro da 1,28 a 1,29 GBP/USD, principalmente di riflesso all’indebolimento del biglietto verde. nei prossimi giorni l’appuntamento chiave sarà giovedì la riunione BoE, che lascerà i tassi fermi ma dovrebbe dare indicazioni circa la probabilità di un prossimo taglio a maggio, che riteniamo elevata.
Lo stesso giorno usciranno anche i dati sul mercato del lavoro con il tasso di disoccupazione atteso stabile e la dinamica salariale in solo marginale calo da livelli ancora molto elevati.
A meno quindi di sorprese positive dagli USA la sterlina dovrebbe consolidare o comunque stabilizzarsi contro dollaro.
Contro euro la sterlina è di nuovo in calo da venerdì da 0,83 a 0,84 EUR/GBP ma al di là del breve la tendenza dovrebbe migliorare leggermente.

JPYLo yen ha chiuso la settimana passata in indebolimento rispetto al dollaro da 146 a 149 USD/JPY sul tendenziale recupero dei rendimenti a lunga USA.
A meno di sorprese verso l’alto dagli Stati Uniti, in particolare dal FOMC, in questi giorni la discesa dello yen dovrebbe fermarsi, dando luogo piuttosto a una stabilizzazione.
Aiuta molto a contenere il downside la prospettiva che la BoJ nei prossimi mesi alzerà ancora i tassi, anche se non subito: alla riunione di mercoledì è attesa tenere i tassi fermi ma importanti saranno le indicazioni sulla valutazione del quadro economico domestico in particolare sulla spirale salari/inflazione.