17 Gennaio 2025 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ieri, come avevamo ipotizzato, si è sostanzialmente stabilizzato, su dati che sono stati di carattere misto (molto positivo il Philly Fed, sfavorevoli i sussidi di disoccupazione settimanali, solo marginalmente favorevoli le vendite al dettaglio), ma dove i segnali negativi hanno favorito una chiusura di sessione al ribasso.
E dalla Fed Waller ha dichiarato che se dai dati dovesse emergere un ulteriore indebolimento dell’economia la Fed potrebbe dover tagliare i tassi più del previsto.
Oggi il dollaro ha aperto di nuovo al rialzo, ma dai dati odierni (produzione industriale e settore immobiliare) si attendono ancora indicazioni contrastanti.
In tal caso il dollaro dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi, mentre in presenza di delusioni significative scenderebbe ancora.
Cruciale sarà comunque lunedì il discorso di insediamento di Trump, soprattutto con riferimento alla politica dei dazi e alle misure fiscali.
EUR – L’euro ha recuperato ieri da 1,02 a 1,03 EUR/USD, ma oggi ha aperto di nuovo in calo, in entrambi i casi perlopiù di riflesso alla dinamica del dollaro.
Su dati USA in linea con le attese il cambio dovrebbe perlopiù stabilizzarsi, di fronte invece a delusioni potrebbe di nuovo recuperare riguadagnando quota 1,03 EUR/USD.
I giochi si riapriranno comunque con il discorso di Trump lunedì: generalmente nel breve i rischi appaiono ancora verso il basso.
GBP – La sterlina, ieri in rafforzamento contro dollaro da 1,21 a 1,22 GBP/USD sui dati USA, pur chiudendo poi stabile sui livelli di apertura, complice la delusione dai dati di produzione industriale domestica, ha corretto di nuovo stamani sulle vendite al dettaglio, che hanno anch’esse deluso mostrando una contrazione contro attese di miglioramento.
La valuta britannica è in calo anche contro euro, in area 0,84 EUR/GBP, complice la prospettiva di un taglio dei tassi BoE ai primi di febbraio.
JPY – Lo yen ieri si è rafforzato ancora contro dollaro da 156 a 155 USD/JPY, sul calo dei rendimenti a lunga USA e al consolidarsi di attese di mercato per un imminente rialzo dei tassi BoJ.
Reuters riporta che secondo proprie fonti la BoJ sarebbe pronta ad alzare i tassi già la prossima settimana, a meno di annunci particolarmente sfavorevoli da parte di Trump durante il discorso di insediamento.
Oggi lo yen ha aperto di nuovo in indebolimento: nel breve i rischi restano verso il basso, soprattutto in caso di non-rialzo dei tassi BoJ venerdì prossimo.