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16 Maggio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha corretto ampiamente, in linea con i rendimenti, sui dati di inflazione di ieri che hanno mostrato un calo come da attese, a parte l’headline mensile che è sceso marginalmente più del previsto, ma anche sulle vendite al dettaglio e l’indice Empire che si sono rivelati più deboli delle attese.
Le probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi Fed a settembre sono tornate infatti a salire a 96% oggi da 72% di lunedì.
Dai dati di oggi si attendono indicazioni miste, con segnali negativi da produzione industriale e Philly Fed, positivi dal settore immobiliare e di stabilità per i sussidi di disoccupazione.
In tal caso il dollaro dovrebbe stabilizzarsi, pur mantenendo una tendenza a stare sulla difensiva.
In caso di sorprese positive invece potrebbe recuperare almeno parte del calo appena subìto.

EUR – Perlopiù di riflesso al dollaro, l’euro si è rafforzato ampiamente, mantenendosi in area 1,08 EUR/USD ma portandosi a un soffio da 1,0900 EUR/USD.
Questa mattina sta leggermente ritrattando, anche sulla revisione al ribasso dell’inflazione italiana rispetto alla stima preliminare.
La prospettiva che la BCE tagli i tassi già a giugno limita l’upside dell’euro, ma per oggi saranno ancora i driver di dollaro a dominare, per cui eventuali delusioni dai dati USA potrebbero farlo rafforzare ancora.

GBPAnche la sterlina si è rafforzata tra ieri e oggi sul cedimento del dollaro da un minimo di 1,2580 a un massimo di 1,2700 GBP/USD.
È riuscita a rafforzarsi anche contro euro pur mantenendosi in area 0,85 EUR/GBP.
A meno di sorprese positive dai dati USA di oggi dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi, in attesa di indicazioni chiarificatrici sul fronte domestico la prossima settimana con i dati di inflazione.

JPYLo yen ha recuperato visibilmente contro dollaro da 156 a 153 USD/JPY sulla correzione dei rendimenti a lunga USA che si confermano driver importante del cambio.
Se dai dati USA di oggi non giungeranno indicazioni rialziste per i rendimenti USA, lo yen dovrebbe riuscire a stabilizzarsi mantenendo buona parte del recupero.