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15 Novembre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro si è rafforzato ulteriormente aggiornando i massimi dell’anno, in parte sui dati (sussidi di disoccupazione e PPI) positivi in parte sulle parole di Powell che ha ribadito che il buono stato dell’economia USA permette alla Fed di non aver fretta nel tagliare i tassi.
Dai dati di oggi si attendono indicazioni di carattere misto, ma il biglietto verde sta ancora beneficiando dell’effetto “vittoria di Trump, pertanto anche in caso di parziale ritracciamento (già avvenuto stamani) resterebbe comunque sostenuto.

EURL’euro si è indebolito ulteriormente sia di riflesso alla forza del dollaro sia su fattori di debolezza propria, aggiornando ieri i minimi dell’anno a 1,0496 EUR/USD sui dati di produzione industriale dell’area risultati più negativi delle attese.
La prospettiva di più tagli dei tassi BCE che Fed nei prossimi mesi rimane un fattore negativo per l’euro.
Tecnicamente il downside si dovrebbe collocare in area 1,03 EUR/USD. Stamani comunque ha già ritracciato al rialzo: si tratta di un movimento in parte tecnico.

GBPLa sterlina è scesa ulteriormente ieri contro dollaro da 1,27 a 1,26 GBP/USD principalmente sulla forza del biglietto verde.
I dati domestici di stamani hanno confermato l’atteso rallentamento del PIL (risultato più ampio del previsto), con un peggioramento molto maggiore delle attese per la produzione industriale, avvalorando le considerazioni espresse ieri da Bailey sulle condizioni di debolezza della crescita britannica, e facendo scendere di nuovo la sterlina, seppure solo temporaneamente, contro dollaro (rispetto al quale stava ritracciando al rialzo), e più visibilmente contro euro (con movimento però contenuto in area 0,83 EUR/GBP).
La prospettiva che comunque la BoE tagli i tassi meno della BCE dovrebbe mantenersi, portando la valuta britannica in tendenziale, per quanto ridotto, vantaggio contro euro.

JPY – Anche lo yen si è indebolito ulteriormente contro dollaro da 155 a 156 USD/JPY, e nel breve se i rendimenti a lunga USA non arretrano la valuta nipponica rischia di scendere ancora.
Le autorità domestiche vigilano comunque attentamente sulla dinamica del cambio (che infatti stamani ha in parte ritracciato), soprattutto in caso di avvicinamento a quota 160 USD/JPY.
Atteso lunedì un discorso del governatore della BoJ Ueda, che potrebbe dare qualche indicazione sul timing del prossimo rialzo dei tassi.