14 Ottobre 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata al rialzo, ma cedendo nella giornata di venerdì, complici dati ancora contrastanti, con i PPI che hanno sorpreso verso l‘alto e la fiducia che ha invece deluso.
Oggi i mercati USA sono chiusi per festività, quindi sarà da domani che si potrà capire meglio la dinamica del biglietto verde.
Dai dati dei prossimi giorni (indice Empire domani, sussidi di disoccupazione, Philly Fed, vendite al dettaglio e produzione industriale giovedì) si attendono ancora indicazioni contrastanti.
In tal caso il dollaro dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi, in attesa di segnali direzionali più precisi.
EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata al ribasso (restando comunque in area 1,09 EUR/USD salvo una breve incursione a 1,0898 EUR/USD), principalmente di riflesso al rafforzamento del dollaro.
La settimana entrante propone vari spunti, dallo ZEW tedesco domani che insieme alla produzione industriale dell’area sono attesi positivi e dovrebbero quindi favorire l’euro – tanto più che negli USA l’indice Empire domani è atteso negativo – alla riunione BCE di giovedì dove ci attendiamo un taglio dei tassi di 25 pb.
Il taglio è scontato dal mercato a più del 96%, quindi non dovrebbe indebolire l’euro se non in misura marginale e temporanea (supporti chiave in area 1,08 EUR/USD) anche perché il downside trova un limite nella previsione che a novembre anche la Fed taglierà i tassi.
Sarà tuttavia lo stesso importante seguire i commenti della BCE sulle prospettive di crescita e inflazione dell’area e sui nuovi rischi dello scenario.
GBP – Anche la sterlina ha chiuso la settimana passata leggermente al ribasso contro dollaro da 1,31 a 1,30 GBP/USD, principalmente di riflesso al rafforzamento di quest’ultimo, ma meno dell’euro rispetto al quale si è infatti, seppur marginalmente, rafforzato da 0,84 a 0,83 EUR/GBP, complice l’aspettativa che la BoE tagli i tassi meno della BCE entro fine anno.
Questa settimana comunque vi saranno vari spunti di fonte domestica, dai dati sul mercato del lavoro domani e sull’inflazione mercoledì dai quali si attende un rallentamento delle dinamiche salariali, inflazionistiche, alle vendite al dettaglio venerdì attese negative.
In tal caso verrebbe avvalorata la nostra previsione di un taglio dei tassi alla riunione del 7 novembre, e la sterlina dovrebbe indebolirsi, seppure di poco perché il mercato sconta tale evento con probabilità dell’84%. Contro euro dovrebbe mantenersi stabile o rafforzarsi leggermente.
In caso invece di dati che deludano verso il basso, il mercato potrebbe rivedere al rialzo la probabilità attesa di un altro taglio dei tassi anche a dicembre, attualmente data al 44%, indebolendo la sterlina sia contro dollaro sia contro euro.
JPY – Anche lo yen complessivamente si è indebolito contro dollaro la settimana passata da 147 a 149 USD/JPY e apre sulla difensiva anche oggi, nonostante la chiusura dei mercati giapponesi oggi per festività suggerisca di guardare ai movimenti dei prossimi giorni per cogliere meglio la dinamica del cambio.
I driver chiave saranno quelli USA, quindi a meno di sorprese da questi la valuta nipponica dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi in attesa di spunti direzionali più chiari sia dagli USA sia dalla BoJ (qualora vi fosse qualche discorso di esponenti della banca centrale) in vista della riunione del 31 ottobre.