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13 Novembre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro continua a salire, seguendo i rendimenti – che scontano l’effetto inflazionistico dell’amministrazione Trump – e aggiornando i massimi ormai prossimi a quelli dell’anno toccati ad aprile.
Oggi, tuttavia, si avrà un primo test dell’effettiva forza della valuta statunitense con i dati di inflazione, attesa in aumento per l’headline, stabile per la core, il che dovrebbe aiutare il biglietto verde a stabilizzarsi/consolidare.
Eventuali sorprese al ribasso dovrebbero invece farlo arretrare, con un effetto probabilmente asimmetrico.

EURL’euro continua a scendere e da 1,06 si è portato in area 1,05 EUR/USD, complice soprattutto la forza del dollaro ma anche la prospettiva di tagli dei tassi BCE a ritmo serrato nei prossimi mesi.
A meno che i dati USA di oggi sorprendano verso il basso, l’euro rischia di aggiornare i minimi.

GBPLa sterlina è scesa ulteriormente contro dollaro portandosi ieri da 1,28 a 1,27 GBP/USD complici anche i dati sul mercato del lavoro domestico che lasciano intravedere segnali di allentamento.
A meno di sorprese verso il basso oggi dai dati USA la sterlina potrebbe restare sulla difensiva, in attesa dei dati di Pil venerdì previsti in ampio rallentamento.
La valuta britannica si è indebolita ieri anche contro euro da 0,82 a 0,83 EUR/GBP.

JPYContinua a scendere anche lo yen contro dollaro da 153 a 155 USD/JPY, indebolito dalla salita dei rendimenti a lunga USA.
Se i dati statunitensi di oggi dovessero sorprendere verso il basso lo yen potrebbe parzialmente recuperare. Intanto inizia ad insinuarsi il dubbio che l’aumento dell’inflazione domestica dovuto anche all’indebolimento del cambio possa rappresentare nei prossimi mesi un fattore a favore di un altro rialzo dei tassi BoJ.
Un altro elemento che nel breve potrebbe fornire parziale sostegno alla valuta nipponica è la possibilità che le nuove alleanze di governo portino all’adozione di misure fiscali più espansive, a maggiore emissione di debito pubblico con effetti rialzisti sui rendimenti giapponesi.