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11 marzo 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha aperto la settimana tentando un marginale recupero ieri, ma oggi è di nuovo in calo, sull’idea che una guerra commerciale possa indebolire ulteriormente l’economia USA che sta già dando qualche segnale in tal senso, al punto che anche le borse hanno sofferto ampiamente.
Domani il calo atteso dell’inflazione dovrebbe mantenere il biglietto verde sulla difensiva, a meno di una sorpresa verso l’alto.

EURL’euro ha aperto la settimana al rialzo da 1,08 a 1,09 EUR/USD tra ieri e oggi, principalmente di riflesso al generalizzato deprezzamento del dollaro, ma in parte anche per l’aspettativa di un aumento della spesa pubblica in Germania (in difesa e infrastrutture) dopo le recenti elezioni.
Questo non basta ancora a modificare in senso positivo lo scenario di crescita dell’area per cui l’upside dell’euro appare circoscritto al breve termine, ma se dovesse modificarsi in senso peggiorativo il quadro economico USA la moneta unica potrebbe trarne ulteriore vantaggio.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana in modo contrastato contro dollaro, in calo ieri da 1,29 a 1,28 GBP/USD e in recupero oggi.
In assenza di spunti propri in questi giorni (prima dei dati di produzione di venerdì) dovrebbe muoversi perlopiù sui driver USA, ma l’elevata sensitivity alla risk aversion internazionale la condiziona negativamente per cui in una fase di incertezza come quella attuale può temporaneamente indebolirsi anche mentre si indebolisce il dollaro, non riuscendo a trarre sempre vantaggio dai cedimenti di quest’ultimo come invece riesce a fare solitamente l’euro.
Rispetto alla moneta unica infatti la valuta britannica è ancora in deprezzamento da 0,83 a 0,84 EUR/GBP.
A meno di sorprese verso l’alto dai dati USA di domani, dovrebbe consolidare o almeno stabilizzarsi contro dollaro, ma meno dell’euro.

JPYLo yen ha aperto la settimana in rafforzamento contro dollaro da 147 a 146 USD/JPY aiutato dal calo dei rendimenti a lunga USA e dall’aumento della risk aversion.
A meno di sorprese verso l’alto/positive dai dati USA (importante sarà domani l’inflazione) la valuta nipponica dovrebbe consolidare o almeno stabilizzarsi.