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10 Settembre 2021 – nota economica giornaliera

GERMANIA – Questa mattina la stima finale dell’indice dei prezzi al consumo di agosto ha confermato la lettura preliminare: l’inflazione armonizzata è salita a 3,4% a/a da 3,1% precedente mentre quella nazionale è avanzata di un decimo al 3,9% a/a, rispettivamente ai massimi da luglio 2008 e da dicembre 1993.
Sul valore tendenziale pesano i rincari nei trasporti (10,5% a/a) e nell’energia (12,6% a/a).
L’inflazione tedesca è attesa crescere attorno al 4,0% nel 2° semestre, cui seguirà un ritorno abbondantemente sotto area 3% dal 1° trimestre 2022.

STATI UNITI – Ieri, sono stati pubblicati i dati delle nuove richieste di sussidi di disoccupazione rilevate nella settimana del 4 settembre, in calo a 310 mila (minimo da marzo 2020).
Gli effetti dell’uragano Ida per ora si sono visti solo nel forte aumento di sussidi in Louisiana.
I sussidi statali esistenti al 28 agosto sono in flessione a 2,783 mln (-22 mila).
Entro metà settembre i programmi federali per i lavoratori precari, i disoccupati di lungo termine e l’integrazione di 300 dollari alla settimana ai sussidi statali termineranno, con effetti restrittivi sul reddito personale e un possibile, ma per ora ancora incerto, incremento della ricerca di lavoro da parte degli individui attualmente disoccupati.

 

COMMENTI:

AREA EURO
 – Ieri, la BCE ha annunciato che nel 4° trimestre gli acquisti netti PEPP saranno condotti a un passo “moderatamente inferiore” a quello dei mesi precedenti, pur confermando la flessibilità di allocazione temporale, per tipologia di attività e per giurisdizione.
La presidente Lagarde ha anche segnalato che alla riunione di metà dicembre il Consiglio Direttivo deciderà come gestire la conclusione del PEPP e valuterà se rinnovare o no il programma TLTRO.
Le previsioni di inflazione dello staff sono state riviste al rialzo su tutto il triennio 2021-23, anche se restano sotto il livello pre-pandemico nel 2023 (1,5% contro 1,6%).
La BCE rileva ora moderate pressioni al rialzo sull’inflazione sottostante, anche se il rialzo di quest’ultima è visto come “molto graduale”.
– In calendario per oggi anche la riunione dell’Eurogruppo che si concentrerà sulla solvibilità delle imprese e sul futuro delle relative misure di sostegno.
Verranno dibattute anche le implicazioni di medio termine della pandemia sul processo di convergenza.
Tra oggi e domani invece la riunione informale dei ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi appartenenti all’Unione Europea, oltre ad analizzare diversi scenari di politica fiscale, si occuperà di regolamentazione finanziaria e di tassazione.

STATI UNITI
– Dalla Fed, altri commenti puntano all’apertura ufficiale delle discussioni sul tapering a settembre con elevata probabilità di inizio del programma entro fine anno.
Dopo i commenti di Williams (NY Fed) su questa linea, anche Kaplan e Bostic si sono posizionati in modo omogeneo sullo stesso fronte.
Secondo Bostic (Atlanta Fed), che prima dell’estate caldeggiava un possibile tapering già a settembre, i dati recenti un po’ sotto le attese permettono di essere flessibili, ma a suo avviso un inizio del tapering sarebbe appropriato entro quest’anno.
Bostic ritiene che non ci saranno annunci sul tapering alla riunione di settembre.
Kaplan (Dallas Fed) ritiene opportuno annunciare un piano di aggiustamento degli acquisti a settembre, con l’obiettivo di attuarlo a ottobre o poco oltre.
– Il presidente Biden ha annunciato che, con ordini esecutivi, estenderà l’obbligo vaccinale oltre che ai dipendenti federali, anche a tutte le imprese con più di 100 dipendenti (con l’alternativa di test settimanali) e a tutte le strutture sanitarie convenzionate con la sanità pubblica.
L’obiettivo è di arrivare alla vaccinazione completa di circa l’80% degli occupati.
Attualmente il 53% della popolazione (e il 63% degli over-12) è pienamente vaccinato.

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Verranno pubblicati oggi i dati sulla produzione industriale in Francia, Italia e Spagna nel mese di luglio.
In Francia l’output è visto sostanzialmente stagnante (+0,1% m/m) mentre in Italia vediamo una correzione di -0,4% m/m dopo il balzo registrato in giugno.
Le indagini congiunturali continuano ad offrire un quadro espansivo per il settore ma è probabile che durante il trimestre estivo l’attività continui ad essere penalizzata dalle strozzature presenti lungo le filiere produttive e dalle difficoltà nel reperire materie prime e componentistica.

STATI UNITI – Oggi sarà pubblicato il PPI di agosto, che dovrebbe registrare ancora variazioni solide (0,6% m/m per l’indice headline e 0,5% m/m per quello core) e segnalare la persistenza di pressioni inflazionistiche, sia pure a ritmi meno marcati rispetto a quelli dei mesi precedenti.