10 Gennaio 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – In attesa degli importanti dati di domani, ieri il dollaro ha recuperato integralmente il calo di lunedì, non su fattori di carattere fondamentale ma perlopiù aiutato dal leggero corto dollaro generatosi sul mercato speculativo a inizio d’anno.
Le attese per l’inflazione USA di domani sono di tipo misto, il che dovrebbe favorire tendenzialmente una stabilizzazione del dollaro.
In caso invece di sorprese verso l’alto/il basso il dollaro si rafforzerebbe/indebolirebbe.
EUR – Di converso l’euro si è indebolito ieri, pur mantenendosi in area 1,09 EUR/USD, penalizzato anche dai dati di produzione industriale tedesca, risultati molto peggiori delle attese, mentre oggi sta recuperando, anche grazie ai dati di produzione francese che invece hanno sorpreso in positivo, anche se dovrebbero poi mostrare un deterioramento nei prossimi mesi.
Maggior reattività dovrebbe mostrare il cambio domani sui dati di inflazione USA, tendenzialmente stabilizzandosi se saranno in linea con le attese, rafforzandosi/indebolendosi se invece dovessero sorprendere verso il basso/l’alto.
GBP – La sterlina è scesa ieri contro dollaro da 1,27 a 1,26 GBP/USD, mantenendosi comunque in range, e perlopiù di riflesso alla dinamica del biglietto verde, rispetto al quale sta cercando infatti di risalire oggi, ma sempre con movimenti contenuti.
Più significativi potranno essere domani i dati USA, di fronte ai quali la valuta britannica dovrebbe rafforzarsi/indebolirsi in caso l’inflazione negli Stati Uniti sorprenda negativamente/positivamente.
Contro euro la sterlina è in indebolimento, seppur lieve, da 0,85 di ieri a 0,86 EUR/GBP di oggi: qui nei prossimi mesi la variabile chiave sarà il timing relativo dell’inversione di policy di BCE e BoE, che al momento ci attendiamo muoversi dopo la BCE, a parziale vantaggio della sterlina rispetto all’euro.
JPY – Lo yen è in indebolimento contro dollaro da 143 di ieri a 145 USD/JPY oggi, penalizzato dal calo dei rendimenti a lunga giapponesi, anche sulla scia dei dati di ieri che avevano mostrato una dinamica dei consumi delle famiglie più negativa delle attese.
La BoJ riporta una continua ripresa dell’economia, ma resta prudente sulla portata della stessa e soprattutto sulla trasmissione positiva per la spirale prezzi/salari, fattore chiave per una svolta di policy.
Cruciali saranno comunque domani i dati di inflazione USA, sui quali lo yen dovrebbe indebolirsi/rafforzarsi in caso di sorprese verso l’alto/il basso.