10 Febbraio 2025 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata in calo ma ha parzialmente recuperato nella giornata di venerdì grazie all’employment report che ha sorpreso positivamente e ha aperto al rialzo oggi sull’attesa che Trump annunci nuovi dazi su tutte le importazioni di alluminio e acciaio, renda reciproci i dazi esistenti con tutti i Paesi e annunci prima o poi anche dazi sulle importazioni dall’UE.
Mercoledì intanto saranno in uscita i dati di inflazione, prevista ancora elevata, il che dovrebbe sostenere il dollaro, mentre venerdì vendite al dettaglio e produzione industriale dovrebbero fornire segnali di indebolimento.
Nel complesso dunque il dollaro, a meno di sorprese positive eclatanti dai dati o annunci aggressivi sui dazi, che lo farebbero salire significativamente, dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi.
EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata al rialzo da 1,01 a 1,04 EUR/USD, arretrando però venerdì di riflesso al recupero del dollaro sull’employment report e aprendo oggi in calo ulteriore sempre di riflesso al biglietto verde.
Dai dati domestici (produzione industriale italiana martedì e dell’area giovedì) si attendono indicazioni negative.
A meno quindi di delusioni importanti dai dati USA o di annunci di ammorbidimento della politica dei dazi da parte di Trump, l’euro rischia di rimanere sulla difensiva.
Downside nel corridoio di supporti chiave 1,01-1,00 EUR/USD.
GBP – La sterlina ha chiuso la settimana passata in rafforzamento contro il dollaro da 1,22 a 1,24 GBP/USD, ma cedendo tra giovedì e venerdì dai massimi raggiunti in area 1,25 GBP/USD prima sull’esito della riunione BoE poi sull’employment report USA.
Giovedì si attende una contrazione del Pil domestico nel 4° trimestre, in linea come le revisioni verso il basso sulla crescita apportate nel MPR di giovedì scorso.
A meno quindi di sorprese favorevoli da tali dati, la sterlina rischia di restare sulla difensiva contro dollaro, tendenzialmente assestandosi in range contro euro.
JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata in rafforzamento contro dollaro da 155 a 150 USD/JPY grazie anche ad attese che nel breve la BoJ alzi ancora i tassi, ma ha iniziato ad arretrare in parte venerdì e ha aperto così anche oggi sulla risalita post–employment report dei rendimenti a lunga USA.
Salvo delusioni eclatanti dai dati USA o nuove conferme dalla BoJ a favore di un altro rialzo dei tassi nel breve l’ulteriore upside dello yen resta compresso rendendo possibili parziali ritracciamenti verso il basso.