6 Marzo 2025 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha corretto ancora e ampiamente, complici sia la delusione ieri degli occupati ADP, aumentati molto meno delle attese (la delusione su un dato del mercato del lavoro rileva più della piccola sorpresa positiva registrata dall’ISM non-manifatturiero che è migliorato leggermente contro attese di marginale calo), sia la concessione a Canada e Messico da parte di Trump che ha rinviato di un mese i dazi sulle auto.
Oggi i segnali misti attesi dai sussidi di disoccupazione dovrebbero mantenere sulla difensiva il biglietto verde, che potrebbe reagire di più, di riflesso, all’esito della riunione BCE.
Domani invece il focus sarà sull’employment report, dal quale nel complesso si attende qualche segnale di debolezza, che impedirebbe al dollaro di rimbalzare.
Tuttavia, dopo l’ampia correzione degli ultimi giorni, un parziale ritracciamento tecnico nel breve non è da escludere.
EUR – L’euro si è rafforzato ulteriormente, da 1,06 a 1,08 EUR/USD, principalmente di riflesso alla correzione del dollaro ma anche aiutato dalla salita dei rendimenti tedeschi sulle aspettative di aumento della spesa pubblica ipotizzate dai partiti che potrebbero formare la nuova coalizione di governo.
Lo slancio rialzista potrebbe almeno ridimensionarsi oggi in seguito alla riunione BCE dove ci si attende un taglio dei tassi, con possibile revisione verso il basso delle proiezioni di crescita e verso l’alto dell’inflazione, soprattutto se Lagarde, pur concedendo l’elevata incertezza del quadro domestico e internazionale, lascerà aperta la porta ad un approccio più espansivo sui tassi se necessario.
I giochi si riapriranno comunque domani con l’employment report USA.
GBP – La sterlina si è rafforzata ancora contro dollaro da 1,27 a 1,29 GBP/USD principalmente di riflesso alla correzione del biglietto verde.
Il clima di incertezza che l’amministrazione Trump sta generando a livello internazionale tende però a limitare l’upside della valuta britannica.
Ieri Bailey e altri esponenti della BoE hanno infatti sottolineato gli effetti negativi, in particolare sulla crescita, della politica dei dazi USA.
Oggi la sterlina dovrebbe reagire anche all’esito della riunione BCE, mantenendo la tendenziale correlazione positiva con l’EUR/USD, mentre domani risponderà di riflesso all’employment report USA.
Domani è in programma anche un discorso di Mann (BoE), da seguire.
Contro euro intanto la sterlina sta continuando a indebolirsi, seppure in range, da 0,82 a 0,83 EUR/GBP, ma la prospettiva che al di là del breve la BoE tagli i tassi meno della BCE dovrebbe tornare a favorire, seppure di poco, la valuta britannica.
JPY – Lo yen è tornato a rafforzarsi sul dollaro da 150 a 147 USD/JPY, principalmente di riflesso alla correzione del biglietto verde, sulla scia dell’idea di fondo che in corso d’anno la politica monetaria di BoJ e Fed sarà divergente.
Intanto comunque domani un test importante sarà l’employment report USA: se dovesse fornire sorprese positive la valuta nipponica potrebbe fare almeno parziale marcia indietro.