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5 Giugno 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ieri ha provato a risollevarsi dopo il calo dei giorni precedenti, ma rimane sui minimi delle ultime settimane.
Dai dati di oggi si attendono indicazioni contrastanti, con gli occupati ADP in calo, in linea con le attese per l’employment report di venerdì, ma l’ISM non-manifatturiero in miglioramento.
In tal caso il dollaro dovrebbe stabilizzarsi in attesa dei dati sul mercato del lavoro di venerdì.
Se invece anche l’ISM non-manifatturiero dovesse deludere, il dollaro dovrebbe indebolirsi ancora, a meno di una sorpresa positiva eclatante dagli occupati ADP.

EURL’euro è arretrato ieri, da 1,09 a 1,08 EUR/USD, principalmente di riflesso al parziale recupero del dollaro e ha aperto sulla difensiva anche stamani, nonostante la sorpresa positiva dai dati di produzione industriale francesi cui ha seguìto però una marginale revisione al ribasso dei PMI (servizi e composito) dell’area.
A indebolire l’euro contribuisce la prospettiva che domani la BCE attui un primo taglio dei tassi.
Oggi intanto saranno ancora i driver USA a prevalere, per cui l’euro potrebbe trarre vantaggio da eventuali delusioni dai dati USA.

GBPLa sterlina è arretrata ieri contro dollaro da 1,28 a 1,27 GBP/USD di riflesso al parziale recupero del biglietto verde, ma questa mattina ha aperto parzialmente al rialzo.
In assenza di spunti propri comunque anche oggi tenderà a seguire i driver di dollaro, per cui potrà rafforzarsi/indebolirsi se i dati USA dovessero deludere/sorprendere.
Dati domestici rilevanti arriveranno la settimana prossima e potranno essere d’aiuto per capire se la BoE aspetterà settembre/novembre (come sconta il mercato) per attuare il primo taglio dei tassi o se invece preferirà anticiparlo a giugno.
Contro euro tra ieri e oggi si sta mantenendo in un range stretto in area 0,85 EUR/GBP.

JPYLo yen si è rafforzato ulteriormente ieri contro dollaro da 156 a 154 USD/JPY sul calo dei rendimenti a lunga USA, ma sta già recuperando questa mattina sulla parziale risalita degli stessi, che faranno da driver anche oggi in base ai dati USA in uscita: se i dati dovessero deludere/sorprendere lo yen dovrebbe beneficiarne/indebolirsi ancora.