5 Dicembre 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha corretto ieri sui dati che hanno deluso (dinamica degli occupati ADP più debole del previsto e calo dell’ISM non-manifatturiero superiore alle attese) e i rendimenti che sono scesi, aprendo al ribasso anche stamani.
Se oggi i sussidi di disoccupazione dovessero deludere anch’essi il calo proseguirebbe, in attesa di indicazioni più significative domani dall’employment report, dal quale però ci si aspettano segnali contrastanti.
In serata comunque ieri il dollaro era leggermente risalito, aiutato dalle parole di Powell che aveva dichiarato che l’economia USA oggi è più forte di quanto la Fed si aspettava a settembre quando ha iniziato a tagliare i tassi e che quindi il ritmo del sentiero dei tagli potrebbe essere più lento.
Questo dovrebbe contribuire a limitare il downside del biglietto verde.
EUR – L’euro, che si era rafforzato ieri sui dati USA da un minimo di 1,0471 a un massimo di 1,0544 EUR/USD ha poi chiuso stabile sui livelli di apertura non riuscendo a mantenere i guadagni, indebolito dall’aggravarsi dell’incertezza politica in Francia (caduta del Governo).
Dalla BCE Lagarde ha inoltre dichiarato che nei prossimi mesi la crescita dell’area potrebbe rivelarsi più debole del previsto e che nel medio termine i rischi sono verso il basso.
Stamani l’euro ha aperto in leggero recupero, perlopiù di riflesso al cedimento del dollaro, ma in parte anche aiutato dai dati, con gli ordini all’industria tedeschi meno negativi delle attese e la produzione industriale spagnola più forte del previsto.
La produzione francese però è stata più debole delle aspettative e l’incertezza politica limita l’upside.
A meno di delusioni importanti dai dati USA il recupero dell’euro appare di corto respiro.
GBP – La sterlina si è ripresa ieri contro dollaro da 1,26 a 1,27 GBP/USD, aprendo al rialzo anche stamani, di riflesso al cedimento del dollaro. In assenza di spunti propri in questi giorni sta seguendo i driver USA, ma l’upside dovrebbe essere limitato dato il quadro incerto a livello domestico, a meno di delusioni significative dai dati statunitensi.
Contro euro si conferma la tendenza in rafforzamento da 0,83 a 0,82 EUR/GBP, sempre sulla scia di aspettative che la BoE tagli i tassi meno della BCE.
In programma oggi un discorso di Greene (BoE) da monitorare per eventuali indicazioni utili a capire il sentiero de tagli dei tassi BoE nel breve.
JPY – Lo yen, in calo ieri contro dollaro da 149 a 151 USD/JPY, ha già aperto in recupero oggi.
Si tratta di movimenti che restano in un range controllato, ma che riflettono l’incertezza sul timing del prossimo rialzo dei tassi BoJ (dopo le aperture del governatore Ueda ad un possibile rialzo a dicembre o gennaio, questa notte un altro esponente, Nakamura, ha invece dichiarato che la BoJ deve muoversi con cautela nell’alzare i tassi) nonché l’andamento altalenante in questi giorni, per quanto in range, dei rendimenti a lunga USA.
Oggi, salvo delusioni importanti dai dati USA, lo yen potrebbe tornare sulla difensiva o comunque avere un upside limitato.