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4 Novembre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha chiuso la settimana passata pressoché stabile, condizionato anche da dati contrastanti, deflatori dei consumi in primis giovedì, e venerdì un employment report negativo per la crescita occupazionale ma positivo su salari e tasso di disoccupazione a fronte invece di un ISM deludente.
La settimana chiave sarà però quella che si apre oggi con le elezioni Presidenziali mercoledì e il FOMC giovedì, dove ci aspettiamo un taglio dei tassi di 25 pb.
L’esito elettorale è altamente incerto e oggi il dollaro apre in calo probabilmente condizionato da un sondaggio che vede Harris in lieve vantaggio in Iowa.
In caso di vittoria di Harris il sostanziale mantenimento dello status quo porterebbe il dollaro a indebolirsi gradualmente al procedere del ciclo di tagli dei tassi Fed, ma in misura controllata.
In caso invece di vittoria di Trump, la prospettiva di politiche inflazionistiche ridurrebbe le attese di tagli dei tassi a iniziale beneficio del dollaro.
Successivamente sarebbe però la performance effettiva dell’economia a guidare la dinamica del biglietto verde.

EURL’euro ha chiuso la settimana passata al rialzo da 1,07 a 1,08 EUR/USD, aiutato giovedì da Pil e inflazione che hanno sorpreso verso l’alto.
Nei prossimi giorni però il cambio dovrebbe seguire soprattutto i driver di dollaro, tendenzialmente quindi beneficiando in caso di vittoria di Harris e indebolendosi invece – temporaneamente – in caso di vittoria di Trump.

GBPLa sterlina ha chiuso la settimana passata in lieve calo contro dollaro in area 1,29 GBP/USD, ma gli appuntamenti chiave saranno nei prossimi giorni.
A parte le elezioni USA, dove anche in questo caso un’eventuale vittoria Harris potrebbe favorire la sterlina laddove un’eventuale vittoria Trump potrebbe nuocerle, cruciale sarà la riunione BoE di giovedì, non tanto per la decisione sui tassi, dove ci aspettiamo un taglio di 25 pb, quanto per le nuove proiezioni di crescita e inflazione contenute nel MPR aggiornato.
Da queste si potrà trarre infatti un’idea del sentiero futuro dei tagli BoE e se dovesse rivelarsi più blando rispetto a Fed e/o BCE la sterlina ne potrebbe trarre parziale beneficio.

JPYLo yen ha chiuso la settimana passata in marginale indebolimento contro dollaro in area 152 USD/JPY, penalizzato dall’esito delle elezioni giapponesi, dal non-rialzo dei tassi BoJ e dalla salita dei rendimenti a lunga USA.
In questi giorni dominanti saranno i driver di dollaro, per cui potrebbe trarre parziale giovamento in caso di vittoria di Harris e indebolirsi invece in caso di vittoria di Trump.
Cruciale, comunque, prima di fine anno diventerà il tema del timing del prossimo rialzo dei tassi BoJ collocabile a dicembre o a gennaio.