4 Giugno 2025 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha in buona parte recuperato ieri aiutato dai dati sulle nuove offerte di posti di lavoro (JOLTS) che sono risultati migliori del previsto.
Oggi però ha aperto di nuovo vacillando, in attesa di novità su possibili accordi commerciali nel momento in cui, oggi, dovrebbero entrare in vigore i dazi su acciaio e alluminio.
Vi è attesa poi per un incontro (telefonico) tra USA e Cina in questi giorni dopo che la tensione è tornata a salire.
I dati di oggi sono attesi in lieve miglioramento (occupati ADP e ISM non-manifatturiero): se dovessero deludere però il dollaro si indebolirebbe.
Maggior peso dovrebbe comunque avere il flusso di notizie sui dazi/temi commerciali, per cui eventuali accordi favorevoli sarebbero positivi per il biglietto verde.
EUR – Di riflesso al dollaro l’euro ieri è sceso da 1,14 a 1,13 EUR/USD e oggi sta provando a risalire.
Stamani è stato aiutato dalle sorprese positive sui PMI servizi e composito italiano e dell’area, ma sono i driver USA a dominare in questa fase, per cui novità favorevoli dagli Stati Uniti lo indebolirebbero facilmente.
Domani intanto c’è attesa per la riunione BCE, non tanto per la decisione sui tassi che saranno ridotti quanto per le indicazioni sulle mosse successive.
GBP – Anche la sterlina si è indebolita ieri da 1,35 a 1,34 GBP/USD contro dollaro di riflesso a quest’ultimo e in assenza di spunti propri anche oggi saranno i driver USA a prevalere, per cui eventuali sorprese favorevoli dagli Stati Uniti penalizzerebbero ancora la sterlina.
Contro euro ieri ha recuperato restando in area 0,84 EUR/GBP e al di là del breve dovrebbe rafforzarsi di nuovo sul differenziale tassi/rendimenti favorevole.
JPY – Lo yen è tornato a indebolirsi ieri contro dollaro da 142 a 144 USD/JPY sul temporaneo rafforzamento di quest’ultimo.
Eventuali sviluppi positivi negli USA lo penalizzerebbero ancora ma al di là del breve la valuta nipponica dovrebbe andare apprezzandosi sulla scia della divergente azione di policy tra BoJ e Fed.