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4 Giugno 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha corretto ampiamente ieri sulla delusione dell’ISM manifatturiero che è sceso contro attese di aumento, trascinando al ribasso anche i rendimenti.
Il mercato è infatti tornato a rivedere al rialzo, a 68-100%, la probabilità di un primo taglio dei tassi Fed a settembre-novembre.
Anche la spesa per consumi ha deluso, allo stesso modo dell’ISM.
Domani l’ISM non-manifatturiero è previsto in miglioramento, ma se dovesse deludere anch’esso il dollaro si indebolirebbe ancora.
I dati chiave saranno comunque quelli sul mercato del lavoro venerdì (atteso un rallentamento della dinamica occupazionale).

EURL’euro si è rafforzato sulla correzione del dollaro da un minimo ieri di 1,0825 EUR/USD a un massimo questa notte di 1,0915 EUR/USD.
Stamani sta già ritracciando di riflesso al parziale recupero del biglietto verde, ma se domani l’ISM non-manifatturiero USA dovesse deludere anch’esso l’euro si rafforzerebbe ancora.
Il vero test per la moneta unica sarà comunque giovedì con la riunione BCE, non tanto per la decisione sui tassi (è atteso un primo taglio di 25 pb) quanto per le nuove previsioni di crescita e inflazione che potrebbero aiutare a prevedere il sentiero successivo dei tassi.

GBP – Anche la sterlina si è apprezzata post-ISM USA contro dollaro da un minimo di 1,2692 GBP/USD ieri a un massimo di 1,2817 GBP/USD questa notte.
In assenza di spunti propri, eccezion fatta per la stima finale del PMI servizi domani (ieri il PMI manifatturiero era stato rivisto marginalmente al ribasso e la sterlina ne aveva temporaneamente risentito) i driver USA dovrebbero mantenere un ruolo centrale in questi giorni.
Pertanto, dopo il parziale ritracciamento di stamani, riflesso del parziale recupero del dollaro, se anche l’ISM non-manifatturiero domani dovesse deludere la sterlina si rafforzerebbe ancora.
Contro euro sta trovando una stabilizzazione in area 0,85 EUR/GBP (perlopiù parte bassa).

JPY – Sulla correzione post-ISM dei rendimenti a lunga USA lo yen si è rafforzato contro dollaro da 157 a 155 USD/JPY tra ieri e oggi.
Dalla BoJ il vice-governatore Himino ha dichiarato che la banca centrale deve vigilare molto attentamente sull’impatto che le fluttuazioni del cambio hanno su economia e inflazione, ma ha spiegato che la banca centrale considera anche altre variabili.
Intanto vanno aumentando sul mercato le attese che prossimamente la BoJ possa procedere con una riduzione degli acquisti di JGB, il che contribuirebbe a offrire sostegno allo yen.
Se domani anche l’ISM non-manifatturiero dovesse deludere lo yen dovrebbe rafforzarsi ancora.