4 Dicembre 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha aperto la settimana al rialzo lunedì, recuperando parte del calo di quella precedente, aiutato da dati migliori del previsto, in particolare l’ISM manifatturiero, che è salito più delle attese.
Ieri, in assenza di spunti nuovi, è sceso leggermente, mantenendosi però fino ad ora nella parte medio/alta del range di lunedì.
Oggi, i dati dovrebbero fornire segnali contrastanti, con gli occupati ADP in calo e l’ISM non-manifatturiero in lieve arretramento ma su livelli molto buoni.
A meno di delusioni o sorprese eclatanti dovrebbe pertanto tendenzialmente stabilizzarsi.
EUR – L’euro ha aperto la settimana al ribasso da 1,05 a 1,04 EUR/USD lunedì, perlopiù di riflesso al recupero del dollaro, ma rimane cedevole sia sotto l’incertezza politica che ora coinvolge non solo la Germania ma soprattutto la Francia sia a fronte di dati che mostrano rischi verso il basso sulla crescita dell’area.
Stamani l’ISM servizi italiano ha deluso ampiamente, e anche se quello aggregato dell’area non ne ha risentito ed è stato anzi rivisto marginalmente al rialzo, rimane comunque sotto quota 50.
A meno di delusioni significative dai dati USA, la moneta unica rischia di restare sulla difensiva.
GBP – La sterlina ha aperto la settimana in calo contro dollaro lunedì da 1,27 a 1,26 GBP/USD, principalmente di riflesso al recupero del biglietto verde.
In assenza di spunti propri significativi in questi giorni resta guidata dai driver USA.
Salvo quindi ampie delusioni dai dati statunitensi oggi potrebbe mantenersi sulla difensiva, anche se il downside dovrebbe essere limitato, alla luce della revisione verso l’alto stamani del PMI servizi britannico.
Contro euro invece si è mantenuta in leggero rafforzamento, da 0,83 a 0,82 EUR/GBP, sempre su attese che la BoE tagli i tassi meno della BCE.
JPY – Lo yen ha aperto la settimana in lieve rafforzamento contro dollaro da 150 a 148 USD/JPY tra lunedì e martedì, ma oggi sta arretrando, seguendo prima il calo poi il recupero dei rendimenti a lunga USA.
Salvo delusioni importanti dai dati statunitensi potrebbe mantenersi sulla difensiva oggi, ma con downside limitato, anche perché restano attese che la BoJ possa alzare i tassi già questo mese o comunque il prossimo.