3 Giugno 2025 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata marginalmente sopra i livelli di apertura, mostrando una dinamica contrastata venerdì tra i deflatori sui consumi che si sono mostrati in calo, i redditi personali che invece hanno sorpreso al rialzo laddove il PMI di Chicago ha decisamente deluso.
Ieri comunque ha aperto di nuovo in calo, complice anche la delusione dell’ISM manifatturiero.
Domani l’indice non-manifatturiero è atteso in lieve aumento, ma importante sarà anche l’employment report venerdì, da cui si prevedono indicazioni di indebolimento per la dinamica occupazionale.
Salvo sorprese favorevoli il dollaro rischia di ritrovarsi sulla difensiva.
Tuttavia, cruciali saranno ancora in questi giorni non solo le novità sul fronte dell’iter al Senato della legge di bilancio ma anche e soprattutto le decisioni sui dazi.
In particolare, domani dovrebbero entrare in vigore quelli su acciaio e alluminio.
Accordi favorevoli sarebbero di aiuto al dollaro.
EUR – L’euro, ancora di riflesso al dollaro, ha chiuso la settimana passata marginalmente al ribasso, mentre ieri è risalito da 1,13 a 1,14 EUR/USD.
Importante sarà la riunione BCE di giovedì dove ci attendiamo un altro taglio dei tassi e una limatura alle previsioni di crescita e inflazione che potrebbero aprire la strada ad un successivo taglio dei tassi a settembre.
Eventuali indicazioni in tal senso indebolirebbero leggermente l’euro.
Quanto ai dati, domani si prevede un peggioramento della produzione industriale spagnola, venerdì invece un peggioramento di quella tedesca ma un miglioramento di quella francese.
GBP – La sterlina ha chiuso la settimana passata in calo contro dollaro da 1,35 a 1,34 GBP/USD, ma ieri è tornata ad aprire al rialzo.
In assenza di spunti propri in questi giorni, a parte qualche discorso BoE che comunque non dovrebbe mettere in dubbio l’ipotesi di un taglio dei tassi ad agosto, la valuta britannica seguirà ancora di riflesso il dollaro, quindi a meno di sorprese favorevoli dagli USA, dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi.
Contro euro è tornata a indebolirsi da 0,83 a 0,84 EUR/GBP, ma si tratta di movimenti di aggiustamento in range.
JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata in calo da 142 a 144 USD/JPY, ma ieri ha aperto di nuovo al rialzo.
Fino a che sull’economia USA vi sono rischi di indebolimento anche parziale della crescita e problemi di credibilità per via delle politiche fiscale e commerciali, la valuta nipponica tende a trarne beneficio, a maggior ragione in attesa di un’azione divergente di politica monetaria tra Fed e BoJ in corso d’anno.