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1 Luglio 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana in calo ieri, in linea con i rendimenti e con un’altra delusione dai dati, questa volta dal PMI di Chicago.
Anche oggi ha esordito al ribasso, al persistere delle preoccupazioni per la stabilità fiscale in attesa che le proposte espansive di Trump (non completamente condivise nemmeno all’interno del partito) vengano esaminate al Senato e nell’incertezza sull’evoluzione delle politiche commerciali, mentre aumenta la probabilità di due tagli dei tassi Fed in corso d’anno, che il mercato dà per certi.
Il test chiave sarà venerdì l’employment report atteso negativo su tutti i fronti, ma già oggi importante è l’ISM atteso in leggero miglioramento.
A meno di sorprese positive eclatanti dagli USA tuttavia il dollaro rischia di restare sotto pressione.

EURL’euro ha aperto la settimana al rialzo da 1,17 a 1,18 EUR/USD aggiornando i massimi grazie alla crescente debolezza del dollaro.
Per quanto vi siano dei fattori domestici positivi, come il budget tedesco, i driver principali in questa fase restano quelli USA.
La prospettiva inoltre di un altro taglio dei tassi BCE entro settembre suffragata dai dati (oggi l’inflazione “headline” è salita marginalmente ma come da attese e a 2,0%, mentre la “core” è rimasta invariata e il PMI manifatturiero dell’area è stato rivisto marginalmente al rialzo ma rimane sotto quota 50) dovrebbe a un certo punto limitare l’upside dell’euro.
Finché il dollaro tuttavia resta osservato speciale, i rischi per la moneta unica sono verso l’alto.

GBPAnche la sterlina ha aperto la settimana al rialzo contro dollaro da 1,36 a 1,37 GBP/USD, esclusivamente sulla debolezza di quest’ultimo, infatti contro euro ieri era in calo, seppure limitato in area 0,85 EUR/GBP, laddove oggi sta cercando di riprendersi.
In assenza di spunti chiave sul fronte domestico in questi giorni la valuta britannica rimane guidata dai temi USA, quindi, salvo sorprese positive su tale fronte, può consolidare o almeno stabilizzarsi.
Da seguire oggi l’intervento di Bailey al Simposio delle banche centrali: sono infatti in programma anche discorsi di Powell, Lagarde e Ueda.
Bailey comunque ha già fatto capire che prossimamente la BoE taglierà i tassi (a nostro avviso ad agosto), il vero punto da chiarire è se procederà poi con un altro taglio a novembre o meno.

JPYLo yen ha aperto la settimana in rafforzamento contro dollaro da 144 a 142 USD/JPY grazie al calo dei rendimenti a lunga USA.
Se quest’ultimo non viene interrotto lo yen può consolidare o almeno stabilizzarsi.
Un fattore che suggerisce comunque cautela e che potrebbe limitare l’upside dello yen, a meno di un chiaro trend ribassista dei rendimenti USA, è l’accordo commerciale tra Giappone e Stati Uniti, non ancora finalizzato e sui cui Trump ha espresso perplessità.