1 Agosto 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha corretto ieri sull’esito del FOMC che ha aperto le porte a un primo taglio dei tassi a settembre se l’inflazione si mantiene sul sentiero di discesa atteso.
Anche dai dati (occupati ADP e PMI di Chicago) erano giunte nel frattempo indicazioni di debolezza.
Oggi dai sussidi di disoccupazione si attende una sostanziale stabilizzazione o lieve aumento e dall’ISM manifatturiero un marginale miglioramento ma ancora sotto la soglia di 50. A meno di sorprese favorevoli eclatanti, il dollaro dovrebbe mantenersi sulla difensiva. La probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi Fed a settembre è al 100%.
EUR – L’euro è salito sull’esito del FOMC ma poco, mantenendosi in un range stretto in area 1,08 EUR/USD.
La prospettiva di un sentiero di policy simile tra BCE e Fed da settembre a fine anno dovrebbe favorire una dinamica tendenzialmente laterale (range 1,07-1,09 EUR/USD) sull’orizzonte 1m-3m.
GBP – Anche la sterlina si è rafforzata contro dollaro sull’esito del FOMC, ma in misura modesta, mantenendosi in area 1,28 GBP/USD.
Stamani è in calo, in attesa dell’esito della riunione BoE, che potrebbe annunciare il suo primo taglio dei tassi.
La tendenza dell’inflazione infatti è in calo e pur restando ancora elevata nei servizi la BoE ha ammesso che anche se attuasse un taglio dei tassi le condizioni monetarie resterebbero restrittive.
Comunque l’esito dell’incontro odierno resta molto incerto e la decisione potrebbe essere presa con una maggioranza esigua (ad es. 5 a favore di un taglio, 4 per tassi fermi).
Un taglio dovrebbe mantenere la sterlina sulla difensiva, ma con downside limitato per via della similarità di sentieri di policy tra BoE, Fed e BCE.
Importante sarà però il MPR aggiornato, con le nuove previsioni di crescita e inflazione.
Un’eventuale revisione verso il basso delle proiezioni di inflazione e verso l’alto della crescita dovrebbe ridurre ulteriormente il downside della valuta britannica.
JPY – Lo yen si è rafforzato ulteriormente contro dollaro sull’esito del FOMC passando tra ieri e oggi (incluso l’effetto della riunione BoJ) da 153 a 148 USD/JPY.
La tendenza di fondo dovrebbe mantenersi rialzista, ma qualora i dati USA dovessero sorprendere verso l’alto lo yen dovrebbe tornare a indebolirsi temporaneamente.