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Fed ancora in pausa, in attesa di valutare i rischi di stagflazione

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a cura di Mario Di Marcantonio e Paolo Mameli


ABSTRACT

Dalla prossima riunione del FOMC del 6-7 maggio non sono attese sorprese sui tassi, che resteranno fermi al 4,25-4,50%.
L’evoluzione recente dello scenario economico ha evidenziato segnali di rallentamento della crescita assieme a indizi di incipienti pressioni inflazionistiche dovute all’inasprimento dei dazi commerciali.
Powell ha di recente asserito che i rincari dovrebbero essere momentanei, ma non ha escluso conseguenze più durature, il che metterebbe in conflitto i due obiettivi del mandato della Fed.
Il quadro emerso dai recenti interventi dei membri del FOMC è quello di una Fed più divisa rispetto al passato: la sensazione è che occorra tempo per valutare l’evoluzione delle politiche commerciali e i loro effetti su crescita e inflazione.
Riteniamo ancora possibile che la Fed proceda a un allentamento monetario nei prossimi mesi, ma in minor misura di quanto scontano i mercati: ci attendiamo due tagli da 25pb anziché i tre interventi attualmente prezzati dagli investitori, con una prima mossa tra luglio e settembre.

 


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