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Digital Food Delivery al tempo del Coronavirus: nuove emergenze sulla sicurezza alimentare e ambientale

Tra i pochissimi vincitori nell’oramai lungo tempo del Coronavirus, possiamo sicuramente annoverare i gestori delle catene di distribuzione del Digital Food Delivery, il cibo ordinato online, che in questi due anni hanno visto sensibilmente aumentare i loro guadagni.

L’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano e Netcomm riporta per l’anno 2020 un aumento del 55 per cento degli acquisti online nel settore del Food & Grocery rispetto all’anno precedente, con un fatturato pari a 2,5 miliardi di euro. Il segmento più rappresentato – pari all’87 per cento dell’intero comparto – è ovviamente la vendita dei generi alimentari al dettaglio, il Grocery Alimentare, a seguire il Food Delivery, che chiude nel 2021 con un fatturato di 706 milioni di euro, circa il 9 per cento in più dell’anno precedente. Ultima in classifica è la vendita di prodotti di nicchia, l’enogastronomia. I numeri sono confermati dall’Osservatorio Nazionale sul mercato di cibo online di Just Eat – la più grande catena di distribuzione del cibo a domicilio presente in Italia –, che ha condotto un’indagine su un campione di 30 città italiane, confermando che il Digital Food Delivery è arrivato a coprire nel 2020 tra il 20 e il 25 per cento dell’intero settore delle vendite a domicilio, con una forte crescita rispetto agli anni precedenti.

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Stefania Ruggeri