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4 Dicembre 2025 – nota economica

FOREX FLASH

a cura di Intesa Sanpaolo

USD – Ancora una settimana negativa per il dollaro con i mercati sempre più convinti di un taglio dei tassi della Fed a dicembre (9-10).
I dati macroeconomici sono stati in generale deboli o inferiori alle attese.
Sia l’indice ISM manufatturiero che non-manufatturiero si confermano anche a novembre su livelli recessivi o di ristagno economico mentre l’indagine ADP segnala una perdita di 32 mila occupati nel settore privato nello stesso mese.
La scorsa settimana diversi esponenti della Fed hanno dato indicazioni di un taglio dei tassi alla prossima riunione.
Le probabilità di un taglio di 25 pb sono salite all’86% dal 30% del 19 novembre.
L’indice del dollaro, che misura la valuta rispetto a sei principali partner commerciali, è sceso dello 0,2% a 98,88, un calo di quasi il 9% dall’inizio dell’anno.
La prossima settimana l’attenzione dei mercati sarà tutta sulla Fed e sulle nuove previsioni economiche: in caso di una revisione al ribasso della proiezione mediana dei tassi il mercato potrebbe reagire indebolendo ulteriormente il dollaro.

EUR – L’euro è salito a 1,1639 dollari in aumento dello 0,11% rispetto la chiusura della scorsa settimana.
Al centro dell’attenzione degli investitori ci sono gli sviluppi dei colloqui di pace: Russia e Stati Uniti non hanno raggiunto un compromesso su un possibile accordo dopo un incontro di cinque ore al Cremlino tra il presidente Vladimir Putin e gli inviati americani.
I dati sull’inflazione nell’eurozona sono stati leggermente superiori alle aspettative, ma ciò non ha intaccato le aspettative di mercato sull’andamento dei tassi di riferimento: secondo i futures sugli Euribor a 3 mesi la BCE dovrebbe lasciare i tassi invariati fino all’inizio del 2027.

YEN – La valuta giapponese mette a segno un significativo guadagno dopo che il governatore della BoJ Kazuo Ueda ha fornito il segnale più forte di un aumento dei tassi entro la fine del mese.
Ueda ha infatti affermato che la BoJ discuterà attentamente un possibile aumento dei tassi di interesse nella prossima riunione (18-19 dicembre).
Ueda ha sottolineato che la banca sta raccogliendo informazioni sulla disponibilità delle aziende a concedere aumenti salariali, una condizione ritenuta essenziale per sostenere l’inflazione intorno all’obiettivo del 2%.
Valuteremo attentamente i pro e i contro di un adeguamento del tasso di riferimento e decideremo di conseguenza“, ha affermato Ueda.

GBP – La sterlina estende il recupero nei confronti del dollaro salendo a 1,33.
Il bilancio autunnale pubblicato mercoledì scorso si è rivelato abbastanza vicino alle aspettative di mercato ed ha eliminato scenari fiscali più negativi per il cambio.
Continuiamo a ritenere come più probabile un allentamento monetario più rapido rispetto a quanto prezzato dal mercato e ciò è alla base della previsione di una sottoperformance della sterlina.

CHF – La SNB manterrà i tassi invariati alla riunione dell’11 dicembre.
I prezzi al consumo hanno registrato un leggero calo, avvicinandosi a un contesto deflazionistico a dicembre, a causa dell’apprezzamento del franco svizzero.
L’accordo commerciale con gli Stati Uniti offrirà però condizioni più prevedibili per gli esportatori svizzeri e il prossimo anno è prevista una graduale ripresa economica, trainata da una ripresa e del commercio e degli investimenti.

 


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