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6 Giugno 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è rimasto in calo ieri, per i dati sui sussidi di disoccupazione che hanno fornito segnali misti, sulla scia di quelli che nei giorni precedenti avevano deluso e per gli scarsi progressi nelle negoziazioni commerciali, in particolare con la Cina.
Oggi importante sarà l’employment report dove si attende un indebolimento sul fronte occupazionale, una stabilizzazione del tasso di disoccupazione (con rischio però di aumento) e una marginale accelerazione salariale.
Salvo sorprese molto positive in tal caso il dollaro dovrebbe indebolirsi o al più stabilizzarsi.

EURL’euro si è rafforzato ieri sull’esito della riunione BCE che pure ha tagliato i tassi di 25 pb come atteso e ha rivisto al ribasso le previsioni di inflazione su quest’anno e il prossimo, ma ha lasciato invariata a meno di un ritocco verso il basso marginale dello 0,1% solo sull’anno prossimo quelle di crescita, inviando un segnale relativamente hawkish, coerente con una pausa a luglio e un possibile altro taglio a settembre.
Eventuali sorprese favorevoli oggi dall’employment report USA però lo indebolirebbero di nuovo.
In generale, comunque, nel breve l’euro dovrebbe ancora beneficiare dei fattori di fragilità del dollaro.

GBPLa sterlina si è rafforzata da 1,35 a 1,36 GBP/USD contro dollaro ieri di riflesso al calo di quest’ultimo e anche oggi risponderà ai driver USA in assenza di spunti propri, indebolendosi in caso di sorprese positive dall’employment report.
Contro euro è rimasta perlopiù in range senza direzionalità in area 0,84 EUR/GBP, ma dovrebbe rafforzarsi leggermente al di là del breve per via del differenziale tassi/rendimenti favorevole

JPYLo yen è tornato a indebolirsi contro dollaro da 142 a 143 USD/JPY, complici le ingerenze del Tesoro USA che ha comunicato che la BoJ dovrebbe alzare i tassi (il ministro delle finanze giapponese Kato ha risposto che la politica monetaria resta competenza della BoJ) e i rischi di indebolimento dell’economia giapponese (i dati di questa notte sui consumi hanno deluso).
Eventuali sorprese positive dai dati USA lo indebolirebbero ancora.