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28 Maggio 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro si è rafforzato ieri, aiutato anche dall’ottimo dato di fiducia dei consumatori che ha ampiamente sorpreso in positivo, e ha aperto al rialzo anche stamani, ma procede incerto.
Il dubbio che Trump possa ammorbidire la strategia delle politiche commerciali dopo la dilazione concessa all’UE nel fine settimana offre un po’ di sostegno al biglietto verde, ma sarà tutto da verificare.
Nel frattempo, conteranno ancora i dati: dai sussidi di disoccupazione, seconda stima del PIL e dalle vendite di case domani non si attendono indicazioni favorevoli, ma dovessero almeno in parte sorprendere in positivo il dollaro dovrebbe consolidare o quantomeno stabilizzarsi.

EUR – Ancora solo specularmente al dollaro ieri l’euro è sceso da 1,14 a 1,13 EUR/USD.
Autonomamente invece stamani, dopo esser sceso ancora fino a 1,1294 EUR/USD, sta provando a risalire, ma l’upside appare limitato in range, anche alla luce delle delusioni dai consumi delle famiglie francesi e dalla disoccupazione tedesca.
Nel breve rimangono comunque centrali i driver USA, ma in assenza di novità su questo fronte (politiche fiscale e commerciali) dovrebbe prevalere una dinamica in range, con rischi comunque più vero l’alto.

GBPLa sterlina è scesa ieri contro dollaro da 1,35 a 1,34 GBP/USD esclusivamente di riflesso al parziale recupero di quest’ultimo e in attesa di spunti, sul fronte USA, data l’assenza di temi domestici in questi giorni, oggi è scesa ancora ma poi ha preso a salire.
A meno di novità dagli Stati Uniti dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi, traendo beneficio da sviluppi USA non favorevoli.
Contro euro si sta soffermando su livelli di forza in area 0,83 EUR/GBP: l’elevata inflazione tiene la BoE un passo indietro nei tagli dei tassi rispetto alla BCE, favorendo lievemente la valuta britannica.

JPYLo yen si è indebolito ieri contro dollaro da 142 a 144 USD/JPY perlopiù di riflesso al rafforzamento del biglietto verde ma anche in linea con il calo dei rendimenti a lunga giapponesi e il rientro della risk aversion.
Si tratta comunque di movimenti giustificati anche dalla sostanziale assenza di novità, che darebbero invece un trend più definito soprattutto ai rendimenti USA e quindi al cambio USD/JPY.
Oggi lo yen, infatti, ha aperto in marginale recupero e in assenza di novità molto favorevoli dagli Stati Uniti dovrebbe recuperare almeno parzialmente.