Tra lepri e tartarughe: l’inflazione dei servizi a due velocità
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a cura di Andrea Volpi e Giorgio Ucropina
ABSTRACT
Il mese di aprile ha visto un rialzo dell’inflazione dei servizi, probabilmente temporaneo e dovuto alla diversa tempistica della Pasqua rispetto al 2024.
Da inizio anno, anche il settore terziario è stato coinvolto nel trend di moderazione dei prezzi.
Riteniamo che tale tendenza possa proseguire nei prossimi mesi, sebbene maggiori progressi siano necessari per una convergenza verso ritmi di crescita più coerenti con l’obiettivo BCE.
In linea con le scomposizioni proposte da Banca d’Italia e BCE, abbiamo dapprima decomposto l’inflazione dei servizi sulla base dell’entità dei ritardi con cui le componenti rispondono agli shock, e, successivamente, sulla base dell’elasticità al costo del lavoro.
Abbiamo quindi stimato la trasmissione e la persistenza degli shock per le diverse componenti: il principale risultato è che quelle che reagiscono con maggior rapidità agli shock (i cosiddetti fast-movers) hanno probabilmente superato il picco, e dovrebbero mantenere una tendenza discendente anche nei prossimi mesi; viceversa, i comparti più ritardatari (i late-comers) dovrebbero restare più vischiosi e continuare a risentire ancora a lungo degli shock passati.
Nel complesso, i risultati sono compatibili con un’inflazione dei servizi in moderazione ma attesa convergere su ritmi di crescita strutturalmente più elevati rispetto a quelli pre-pandemici.
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