28 Febbraio 2025 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro si è rafforzato ancora ieri aprendo in lieve rialzo anche stamani, complici dati parzialmente positivi (tra gli ordini di beni durevoli, i sussidi di disoccupazione esistenti e i deflatori dei consumi trimestrali) e nuovi annunci di Trump, che smentendo alcune dichiarazioni del giorno precedente hanno confermato che i dazi verso Canada e Messico partiranno ai primi di marzo e non di aprile, nonché aggiungendo un dazio extra del 10% sulle importazioni dalla Cina.
Oggi, mentre il PMI di Chicago dovrebbe migliorare, dagli altri dati (redditi delle famiglie, spesa per consumi, deflatori dei consumi mensili) si attendono indicazioni di leggera debolezza.
A meno di sorprese positive lo slancio al momento in atto del dollaro potrebbe quindi ridimensionarsi, ma il tema dei dazi resta centrale e gli fornisce sostegno limitandone molto il downside.
EUR – L’euro è sceso da 1,04 a 1,03 EUR/USD, principalmente di riflesso al rafforzamento del dollaro. Stamani ha iniziato a risalire marginalmente sulle vendite al dettaglio tedesche e sui consumi francesi, risultati migliori delle attese, ma se anche l’inflazione tedesca replicherà il lieve calo di quella francese e di quella italiana lo spazio di recupero resta limitato e verrebbe facilmente eroso in caso di sorprese positive dai dati USA, che restano il driver.
In questa fase tra il rischio di dazi sulle importazioni dall’Europa e i rischi verso il basso sulla crescita dell’area, l’upside dell’euro è limitato.
GBP – Anche la sterlina ha corretto sul rafforzamento del dollaro da 1,26 a 1,25 GBP/USD, ma stamani è lievemente risalita sulle dichiarazioni di Ramsden (BoE) secondo cui l’inflazione si sta rivelando più persistente del previsto e quindi bisogna essere cauti nel rimuovere la restrizione monetaria.
A meno di sorprese positive dei dati USA questo potrebbe aiutare la valuta britannica a rafforzarsi ancora un po’ in giornata.
La prospettiva che la BoE tagli i tassi meno della BCE ha aiutato un recupero della sterlina contro euro da 0,83 a 0,82 EUR/GBP tra mercoledì e giovedì, per cui il lieve rintracciamento di questa mattina dovrebbe essere di breve durata.
JPY – Sul rafforzamento del dollaro questa volta ha ceduto anche lo yen indebolendosi da 148 a 150 USD/JPY, complici fattori tecnici di fine mese e l’assenza di novità concrete sul timing del prossimo rialzo dei tassi BoJ.
Il downside della valuta nipponica appare comunque limitato in vista della divergenza di politica monetaria tra BoJ e Fed, ma nel breve il tema dei dazi USA può rivelarsi dominante favorendo su base generalizzata il biglietto verde.
A meno di sorprese positive dai dati USA, il calo in atto dello yen dovrebbe almeno in parte ridimensionarsi.