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13 Febbraio 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro si è rafforzato visibilmente ieri sui dati di inflazione che hanno sorpreso verso l’alto (e Powell ha ribadito che non c’è fretta di tagliare i tassi), ma non è riuscito a mantenere i guadagni chiudendo in marginale calo e aprendo oggi al ribasso sulla notizia delle telefonate (separate) di Trump con Putin e Zelenskiy per avviare i colloqui di pace tra Russia e Ucraina.
Sul fronte dati oggi si attendono indicazioni miste, con i prezzi alla produzione previsti in accelerazione su base mensile ma in decelerazione su base annua e i sussidi di disoccupazione in solo marginale miglioramento.
A meno di clamorose sorprese positive il dollaro potrebbe mantenersi sulla difensiva o stabilizzarsi.

EURL’euro si è rafforzato da 1,03 a 1,04 EUR/USD sulla notizia di un possibile avvio di colloqui di pace tra Russia e Ucraina.
Intanto però, nell’incertezza sui tempi e modi del processo, l’upside del cambio dovrebbe essere limitato, salvo notizie improvvise favorevoli.
Anche sul fronte dati quelli di produzione dell’area sono previsti negativi, limitando lo spazio di ascesa della moneta unica, a meno di delusioni dai dati USA.

GBPLa sterlina, che ieri aveva avuto una dinamica contrastata contro dollaro tra 1,23 e 1,24 GBP/USD scendendo sui dati di inflazione USA e risalendo sulla notizia dei possibili colloqui di pace Russia-Ucraina, per chiudere infine piatta sui livelli di apertura, ha aperto al rialzo stamani sui dati domestici (PIL e produzione industriale) che hanno sorpreso favorevolmente.
A meno di delusioni importanti dai dati USA o di notizie improvvise favorevoli sul fronte russo-ucraino l’upside della valuta britannica dovrebbe però essere limitato.
Contro euro resta in marginale calo, compresso comunque in area 0,83 EUR/GBP.

JPYLo yen ha corretto visibilmente ieri contro dollaro da 152 a 154 USD/JPY sull’ampio rialzo dei rendimenti a lunga USA sulla sorpresa dei dati di inflazione statunitensi.
Oggi sta già in parte recuperando ma fintantoché rimane spazio di ulteriore salita sui rendimenti USA lo yen resta, almeno temporaneamente, suscettibile di indebolirsi ancora, seppure temporaneamente, visto che poi la BoJ dovrebbe riprendere ad alzare i tassi.