11 Febbraio 2025 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha aperto la settimana in ulteriore rafforzamento sull’annuncio di Trump dell’introduzione di dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio a partire dal 4 marzo.
Stamani il biglietto verde sta lievemente ritrattando, ma si tratta di una reazione fisiologica in assenza di nuovi sviluppi sul fronte dazi.
Intanto domani spunti più chiari giungeranno dai dati di inflazione, attesa ancora elevata.
Se dovesse sorprendere verso l’alto il dollaro si rafforzerebbe maggiormente.
EUR – L’euro ha aperto la settimana in calo da 1,03 a 1,02 EUR/USD ieri, anche se oggi è già in parte risalito, in entrambi i casi di riflesso alla dinamica del dollaro.
Sulla moneta unica però restano rischi verso il basso, in attesa domani dei dati di produzione industriale italiana previsti negativi e alla luce della reazione UE sulla decisione di Trump di imporre dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio: la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha detto infatti che l’iniziativa degli Stati Uniti non resterà senza risposta da parte dell’UE.
GBP – La sterlina ha aperto la settimana in calo contro dollaro da 1,24 a 1,23 GBP/USD, di riflesso al rafforzamento di quest’ultimo, ma diversamente dall’euro appare cedevole anche stamani, complici le dichiarazioni di Mann che alla riunione BoE della scorsa settimana ha votato in dissenso, preferendo un taglio dei tassi di 50 pb rispetto a quello di soli 25 pb deciso dalla maggioranza.
Mann ha spiegato che la sua intenzione era circoscritta alla riunione in questione ed era finalizzata a eliminare alcuni elementi di incertezza che gravano in questa fase.
Mann ha comunque aggiunto di aspettarsi un allentamento delle condizioni del mercato del lavoro spiegando di ritenere che il tasso di equilibrio di lungo periodo si attesti verso la parte alta del range 3,0-3,50% (attualmente il bank rate si colloca a 4,50%).
A meno di delusioni significative dai dati USA la sterlina rischia quindi di restare sulla difensiva, anche in vista dei dati di Pil domestici attesi giovedì e previsti negativi.
È infatti in calo anche contro euro, da ieri, seppure di poco e comunque in area 0,83 EUR/GBP.
JPY – Anche lo yen ha aperto la settimana in calo sul dollaro da 151 a 152 USD/JPY in linea con la salita dei rendimenti a lunga USA.
Il downside dovrebbe essere in genere limitato data la divergenza di policy tra BoJ (che alzerà ancora i tassi) e la Fed, ma per quanto riguarda il breve termine, se domani l’inflazione USA dovesse sorprendere al rialzo lo yen ne risentirebbe negativamente.