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6 Febbraio 2025 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è sceso ulteriormente ieri in linea con i rendimenti, ancora sulla scia dell’ipotesi che la politica dei dazi potrebbe essere meno aggressiva di quanto apparso dopo i primi annunci del fine settimana.
Tra i dati mentre gli occupati ADP si sono rivelati migliori del previsto, l’ISM non-manifatturiero ha invece deluso.
Dai sussidi di disoccupazione oggi si attendono segnali di marginale indebolimento, ma salvo delusioni eclatanti il dollaro potrebbe stabilizzarsi, mantenendo almeno parte del recupero con cui ha aperto oggi.

EURL’euro si sta muovendo perlopiù di riflesso al dollaro, in salita ieri da 1,03 a 1,04 EUR/USD, in arretramento oggi.
In assenza di spunti nuovi dovrebbe stabilizzarsi in questo range, anche se oggi potrebbe reagire in correlazione positiva con la sterlina (cambio GBP/USD) sull’esito della riunione BoE.

GBPSimilmente all’euro anche la sterlina si sta muovendo perlopiù di riflesso al dollaro, in salita ieri da 1,24 a 1,25 GBP/USD, in calo oggi.
Cruciale sarà però l’odierna riunione BoE, dalla quale si attende un taglio dei tassi di 25 pb, ma a condizionare il cambio saranno soprattutto le nuove previsioni di crescita e inflazione contenute nel MPR aggiornato, perché daranno indicazioni sull’ampiezza del ciclo di tagli che la BoE intende attuare quest’anno.
Il rischio però è che i segnali rimangano contrastanti, con possibile revisione al rialzo per l’inflazione e al ribasso per la crescita, quadro che espone la sterlina a una leggera vulnerabilità rispetto al dollaro.
Maggiore dovrebbe essere la resilienza rispetto all’euro in prospettiva di maggiori tagli BCE e minori tagli BoE, ma l’incertezza, soprattutto con riferimento agli scenari delle politiche commerciali USA, riduce l’upside della valuta britannica rispetto alla moneta unica.

JPYLo yen si è rafforzato ulteriormente contro dollaro da 154 a 151 USD/JPY tra ieri e oggi complici sia il calo dei rendimenti a lunga USA sia dichiarazioni di un esponente della BoJ (Tamura) che si è espresso a favore di altri rialzi dei tassi già entro i prossimi mesi.
A meno di un’ampia rimonta dei rendimenti USA la valuta nipponica dovrebbe consolidare o perlomeno stabilizzarsi.