10 Gennaio 2025 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro è rimasto in salita, mantenendosi poco al di sotto dei massimi di inizio anno.
Oggi l’employment report fornirà un buon test della capacità di tenuta del biglietto verde.
Il tasso di disoccupazione è atteso stabile, ma la dinamica occupazionale e salariale è prevista in modesto rallentamento.
In tal caso lo slancio rialzista del dollaro, che oggi ha aperto in marginale calo, dovrebbe attenuarsi.
In caso invece di sorprese positive dai dati il biglietto verde dovrebbe salire ancora, verso i massimi della scorsa settimana.
EUR – L’euro si muove perlopiù di riflesso al dollaro, così ieri è sceso da 1,03 a 1,02 EUR/USD, e oggi ha aperto ancora in questo range.
A meno di delusioni dai dati USA di oggi dovrebbe restare sulla difensiva, sui livelli attuali.
Nonostante alcuni segnali positivi dai dati francesi di stamani che sono stati comunque di carattere misto, la minor forza dell’economia dell’area rispetto agli USA e il maggior numero di tagli dei tassi attesi dalla BCE rispetto alla Fed pone rischi verso il basso sulla moneta unica, soprattutto nel breve (orizzonte 1m-3m).
GBP – La sterlina ieri è scesa contro dollaro da 1,23 a 1,22 GBP/USD, lievemente al di sotto dei minimi del 2024, rivedendo livelli abbandonati nel 2023.
L’indebolimento della valuta britannica riflette perlopiù la forza del biglietto verde, ma è amplificato dalla salita dei rendimenti a lunga domestici che, pur seguendo quelli USA, reagiscono di più rivelando preoccupazione per il quadro dell’economia britannica (più debole di quella USA) e la sostenibilità fiscale soprattutto di fronte alle incertezze delle politiche economico-commerciali che verranno implementate dalla presidenza Trump.
Oggi, eventuali sorprese positive dai dati USA sul mercato del lavoro indebolirebbero ancora la sterlina che ha aperto invece risalendo dai minimi di ieri.
Contro euro rimane sulla difensiva, pur rientrando da 0,84 a 0,83 EUR/GBP, ma il sell-off dei Gilt dovrebbe rivelarsi temporaneo e oltre il breve la prospettiva che la BoE tagli i tassi meno della BCE dovrebbe tornare a favorire la sterlina rispetto alla moneta unica.
JPY – Lo yen si è leggermente rafforzato ieri contro dollaro, da158 a 157 USD/JPY, sul temporaneo calo dei rendimenti a lunga USA, ma salvo che la tendenza di questi si inverta, nel breve dovrebbe mantenersi ancora sulla difensiva, seppure con downside limitato grazie al monitoraggio stretto delle autorità domestiche sul cambio.
Un test si avrà oggi con l’employment report USA: eventuali sorprese positive tornerebbero a indebolire lo yen.