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17 Dicembre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana in calo ieri sulla delusione dell’indice Empire che è sceso molto più del previsto.
Tra i PMI invece la sorpresa favorevole sull’indice dei servizi ha prevalso sulla delusione per il manifatturiero.
Questo, unitamente all’attesa nel pomeriggio di segnali di lieve miglioramento da vendite al dettaglio e produzione industriale, ha aiutato il dollaro ad aprire al rialzo oggi.
L’appuntamento chiave sarà comunque domani sera con il FOMC, dove l’attesa che la Fed riveda verso il basso il numero di tagli dei tassi ipotizzati per l’anno prossimo, che sta sostenendo i rendimenti USA, dovrebbe rivelarsi favorevole al biglietto verde.

EURL’euro ha aperto la settimana in lieve rialzo ieri ma sempre in range da 1,04 a 1,05 EUR/USD di riflesso al ritracciamento del dollaro, ma è già tornato a scendere questa mattina, anche penalizzato dalla delusione dell’IFO tedesco.
Domani sarà cruciale il FOMC e la probabile revisione verso il basso dei tagli dei tassi Fed attesi l’anno prossimo dovrebbe mantenere l’euro sulla difensiva.
Il margine di indebolimento dovrebbe restare limitato principalmente perché tale scenario è perlopiù scontato, ma i rischi sono verso il basso (downside nel range 1,03-1,00 EUR/USD sia nel breve sia successivamente).

GBPLa sterlina ha aperto la settimana lievemente al rialzo ieri contro dollaro, per quanto contenuto in area 1,26 GBP/USD, complice soprattutto il cedimento del biglietto verde ma anche i dati britannici che pur essendo stati di carattere misto hanno visto prevalere la sorpresa positiva del PMI servizi sulla delusione del manifatturiero.
Stamani la valuta britannica si è rafforzata ulteriormente affacciandosi a 1,27 GBP/USD sui dati del mercato del lavoro, che si sono rivelati migliori del previsto in termini di dinamica occupazionale, in linea con le attese invece per il tasso di disoccupazione, stabile, e hanno sorpreso verso l’alto per la crescita retributiva, risultata più elevata del previsto.
Questo avvalora, insieme all’attesa che domani l’inflazione mostrerà un aumento, l’ipotesi che giovedì la BoE non tagli i tassi, il che ha fatto apprezzare la sterlina contro euro tra ieri e oggi da 0,83 a 0,82 EUR/GBP.
L’atteso non-taglio BoE dovrebbe fornire almeno parziale sollievo alla valuta britannica sia contro dollaro sia contro euro.

JPYLo yen ha aperto la settimana proseguendo l’indebolimento contro dollaro da 153 a 154 USD/JPY complice la salita dei rendimenti a lunga USA.
La prospettiva che mercoledì sera la Fed riveda al ribasso il numero atteso di tagli dei tassi l’anno prossimo e che nella notte tra mercoledì e giovedì la BoJ non alzi i tassi può indebolire ancora lo yen, almeno verso i minimi recenti (area 156 USD/JPY).
Tuttavia, se la BoJ lasciasse intendere che il timing del prossimo rialzo dei tassi non è lontano (allo stato attuale si potrebbe ipotizzare la riunione di gennaio) il cedimento della valuta nipponica potrebbe restare contenuto.
I rischi sono comunque verso il basso.