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13 Dicembre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro si è rafforzato ulteriormente ieri aiutato anche dai dati sui prezzi alla produzione che hanno sorpreso verso l’alto facendo salire i rendimenti, mentre dai sussidi di disoccupazione sono giunti segnali di raffreddamento del mercato del lavoro.
Anche se la settimana prossima la Fed taglierà i tassi, il ciclo di tagli l’anno prossimo sarà più moderato.
Per oggi il dollaro potrebbe riuscire a chiudere la settimana al rialzo.
Comunque, importante sarà il FOMC di mercoledì 18 dicembre, non tanto per la decisione immediata quanto per le proiezioni sui tagli dei tassi l’anno prossimo, che dovrebbero favorire una maggiore direzionalità del biglietto verde.

EURL’euro è sceso ancora ieri, da 1,05 a 1,04 EUR/USD, ma limitatamente, essendo l’esito della riunione BCE atteso.
I tassi infatti sono stati tagliati di 25 pb, le previsioni di crescita e inflazione limate, ma Lagarde non ha dato un indirizzo sul sentiero futuro anche se al momento riteniamo vi sia spazio per altri 100 pb di tagli entro giugno. Inoltre, parte dell’indebolimento dell’euro è stato il riflesso del rafforzamento del dollaro sui dati di PPI.
Stamani infatti ha, seppur di poco, recuperato sui dati di produzione industriale dell’area, risultati meno negativi del previsto.
Cruciale anche per l’euro, nel breve, sarà comunque la settimana prossima l’esito del FOMC.

GBPLa sterlina in calo già ieri contro dollaro da 1,27 a 1,26 GBP/USD sulla forza del biglietto verde si è ulteriormente indebolimento stamani sui dati dell’economia britannica di PIL mensile e produzione industriale (nonché bilancia commerciale) rivelatisi più negativi delle attese.
La sterlina oggi ha corretto anche contro euro riaffacciandosi da 0,82 EUR/GBP a 0,83 EUR/GBP.
La prossima settimana sarà cruciale giovedì la riunione BoE che dovrebbe lasciare i tassi fermi: questo dovrebbe favorire la valuta britannica sia contro dollaro sia contro euro.

JPYLo yen si è indebolito ancora contro dollaro tra ieri e oggi da 151 a 153 GBP/USD sia per la salita dei rendimenti a lunga USA sia al consolidarsi di attese che la prossima settimana la BoJ non alzi i tassi.
Il test chiave prima della riunione BoJ sarà mercoledì prossimo la riunione della Fed.
Tendenzialmente nel breve i rischi sembrano leggermente sbilanciati verso il basso, a meno di indicazioni di apertura da parte della BoJ a un rialzo a gennaio.