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12 Dicembre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha continuato a rafforzarsi anche ieri, in linea con i rendimenti, saliti sui dati di inflazione che pur non avendo sorpreso verso l’alto hanno confermato le attese di un’headline in aumento e di una core stabile ma su livelli elevati.
Questo non dovrebbe impedire alla Fed di tagliare i tassi la prossima settimana, ma alla luce delle possibili pressioni inflazionistiche derivanti dall’amministrazione Trump potrà alleggerire il ciclo dei tagli l’anno prossimo.
Dai sussidi di disoccupazione oggi e dai PPI (previsti stabili o in calo a livello mensile ma in aumento in termini tendenziali) si attendono indicazioni miste.
Eventuali sorprese positive rafforzerebbero ulteriormente il dollaro, che comunque dovrebbe reagire anche di riflesso alla dinamica dell’euro post-BCE.

EURL’euro ha continuato a indebolirsi ieri da 1,05 a 1,04 EUR/USD principalmente di riflesso al rafforzamento del dollaro, ma stamani ha in parte recuperato.
Cruciale sarà l’esito dell’odierna riunione BCE.
Ci aspettiamo un taglio dei tassi di 25 pb e una revisione verso il basso delle previsioni di crescita e inflazione che dovrebbe consolidare lo scenario di un ciclo continuativo di tagli dei tassi BCE da qui a metà 2025 circa.
Per quanto il mercato già sostanzialmente lo sconti, l’euro tuttavia potrebbe risentirne e indebolirsi.
Il downside dovrebbe essere comunque limitato, non dando luogo all’inaugurazione di nuovi minimi sotto quelli recenti, perché Lagarde sottolineerà probabilmente l’elevata incertezza dovuta anche al contesto internazionale e perché la prossima settimana anche la Fed dovrebbe tagliare i tassi.

GBPAnche la sterlina si è indebolita ieri contro dollaro pur restando in area 1,27 GBP/USD, prevalendo i driver USA in assenza di spunti propri, mentre contro euro ha aggiornato i massimi, seppure ancora in area 0,82 EUR/GBP, forte della previsione che la BoE non dovrebbe tagliare i tassi la prossima settimana e l’anno prossimo dovrebbe tagliarli meno della BCE.
Oggi contro dollaro potrà indebolirsi ancora in caso di sorprese positive dai dati USA mentre contro euro potrebbe rafforzarsi sull’esito della riunione BCE.

JPYLo yen ha continuato a indebolirsi ieri contro dollaro da 151 a 152 USD/JPY sulla salita dei rendimenti a lunga USA.
Secondo fonti riportate da Reuters la BoJ non sarebbe incline ad alzare i tassi la prossima settimana, sia per l’incertezza collegata al contesto internazionale sia perché preferisce avere indicazioni in più sulle prospettive delle dinamiche salariali a livello domestico dei primi mesi dell’anno prossimo.
Questo potrebbe indebolire ulteriormente lo yen.
Oggi, intanto, nuova debolezza giungerebbe in caso di sorprese positive dai dati USA.