10 Dicembre 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha aperto la settimana al rialzo tra ieri e oggi in linea con i rendimenti, in un movimento che in parte è tecnico dopo la correzione recente e in parte riflette l’attesa per i dati di inflazione di domani, previsti elevati.
Tuttavia, l’upside appare limitato perché, salvo sorprese, dai dati ci si aspettano indicazioni miste, mentre spunti maggiormente direzionali giungeranno dalla riunione della Fed la settimana prossima (18 dicembre).
EUR – L’euro ha aperto la settimana in calo, restando comunque in area 1,05 EUR/USD, principalmente di riflesso al dollaro, ma anche indebolito dall’attesa di un taglio dei tassi BCE giovedì seguito da una possibile revisione al ribasso delle previsioni di crescita e inflazione che aprono ad un ciclo di tagli dei tassi più ampio rispetto alla Fed.
Il dato sulla produzione industriale italiana di stamani, più negativo delle aspettative, non ha inoltre aiutato.
In attesa della riunione BCE la moneta unica dovrebbe perlopiù restare sulla difensiva.
GBP – La sterlina invece ha aperto la settimana in seppur lieve rialzo contro dollaro, contenuto n area 1,27 GBP/USD, su dichiarazioni (secondo Reuters) del governatore Bailey che avrebbe lasciato intendere che l’anno prossimo la BoE potrebbe assestare quattro tagli dei tassi, lasciando invece i tassi fermi la settimana prossima quando ci si aspetta al contrario che la Fed li tagli.
L’upside appare comunque limitato per ora, in attesa di dati domestici deboli venerdì su Pil mensile e produzione industriale, a meno di ampie delusioni dai dati USA.
La prospettiva che invece la BoE tagli i tassi meno della BCE ha aiutato la valuta britannica ad aggiornare i massimi contro euro, seppure ancora in area 0,82 EUR/GBP.
JPY – Anche lo yen ha aperto la settimana in calo contro dollaro da 149 a 151 USD/JPY in linea con la risalita dei rendimenti a lunga USA.
Il downside dovrebbe restare tuttavia limitato a meno di significative sorprese verso l’alto dai dati statunitensi.
Determinante sarà la decisione BoJ la settimana prossima: se comunque un rialzo dei tassi non dovesse arrivare già questo mese, sarebbe probabilmente solo rimandato a gennaio.