29 Novembre
In Focus & Approfondimenti, Focus Economia (a cura di Intesa SanPaolo)
Weekly Economic Monitor
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29 Novembre 2024
Il punto
Il completamento della tornata di indagini congiunturali di novembre ha confermato il netto aumento dei rischi al ribasso sulla crescita nell’Eurozona.
La salita dell’inflazione a novembre era ampiamente attesa e dovrebbe risultare temporanea, pertanto non rappresenta a nostro avviso un ostacolo al percorso di riduzione dei tassi da parte della BCE.
In Francia, sono in aumento i rischi di crisi di governo e mancata approvazione del bilancio.
Negli Stati Uniti, la settimana prossima l’employment report di novembre dovrebbe mostrare una riaccelerazione nella creazione di posti di lavoro, dopo gli effetti di uragani e scioperi che avevano pesato sul dato di ottobre.
Le evoluzioni recenti sul fronte politico segnalano che l’annuncio di tariffe potrebbe essere utilizzato come strumento negoziale piuttosto che come misura effettiva; inoltre, i principali bersagli sono al momento Messico, Canada e Cina, mentre dazi universali sulle importazioni dalla UE non sembrano all’orizzonte.
Abbiamo recentemente incorporato nello scenario per gli Stati Uniti i possibili effetti della piattaforma elettorale di Trump, pur sposandone un’implementazione “moderata”: l’impatto sulla crescita è positivo nel breve termine e negativo nel medio periodo, l’effetto sull’inflazione è moderatamente al rialzo su tutto l’orizzonte; di conseguenza, abbiamo alzato di 25 punti base il punto di arrivo previsto per i tassi Fed, a 3,50-3,75%.
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