28 Novembre 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro è sceso ulteriormente ieri in linea con i rendimenti, complici dati di carattere misto sul fronte della crescita ma con inflazione (deflatori dei consumi) in salita nonché fattori tecnici legati alla riduzione degli scambi per la festività oggi del Thanksgiving.
Stamani il biglietto verde ha aperto al rialzo ma il movimento, in parte tecnico in parte riflesso del taglio dei tassi in Corea del Sud, ha scarso rilievo per via degli scambi sottili in giornata di festa.
Nel breve dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi dopo l’ampia ascesa recente post-vittoria di Trump.
EUR – L’euro è risalito ieri da 1,04 a 1,05 EUR/USD e stamani ha aperto di nuovo in calo in entrambi i casi perlopiù di riflesso alla dinamica del dollaro.
In fase di recupero però ha ricevuto sostegno questa volta anche dalle dichiarazioni di Schnabel che ha indicato che la BCE deve essere graduale nel tagliare i tassi, portandoli su livelli “neutrali” non “accomodanti”.
Questa mattina la fiducia dell’area è attesa in lieve calo, il che non aiuterebbe la moneta unica, ma i dati di inflazione tedesca nel pomeriggio così come quelli dell’area domani dovrebbero mostrare un aumento, giustificando un approccio graduale ai tagli dei tassi come indicato da Schnabel.
Questo fornirebbe almeno parziale sostegno all’euro, evitandogli discese verso i minimi recenti.
GBP – La sterlina è risalita ieri contro dollaro da 1,25 a 1,26 GBP/USD mentre questa mattina ha leggermente corretto in entrambi i casi di riflesso alla dinamica del biglietto verde data l’assenza di spunti propri.
In questi giorni dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi in range salvo sorprese molto positive dagli USA che la indeboliscano ulteriormente.
Contro euro resta in marginale rafforzamento, compresso in area 0,83 EUR/GBP, ma a tendere dovrebbe beneficiare della prospettiva che i tagli attesi dei tassi BoE siano inferiori a quelli della BCE.
JPY – Lo yen si è rafforzato ieri contro dollaro da 153 a 150 USD/JPY anche se stamani ha in parte ritracciato, perlopiù di riflesso alla dinamica del biglietto verde, dove comunque domina a favore della valuta nipponica il tendenziale calo dei rendimenti a lunga USA e il confermarsi di attese che la BoJ potrebbe alzare i tassi a dicembre.
Fintantoché i rendimenti USA non riprendono a salire stabilmente lo yen può tendenzialmente stabilizzarsi mantenendosi al di sopra dei minimi recenti.