20 Novembre 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro si è stabilizzato ieri nella parte bassa del range del giorno precedente, indebolito anche dal calo dei rendimenti sui dati del settore immobiliare che sono risultati peggiori delle attese mostrando un indebolimento.
Questa mattina ha già in buona parte recuperato, ma un’almeno breve fase di stabilizzazione dopo l’ampia ascesa recente è coerente con dati che forniscono segnali contrastanti e con le incertezze legate alle effettive conseguenze della vittoria di Trump, in attesa delle iniziative effettive che la nuova amministrazione metterà in atto.
EUR – Anche l’euro, perlopiù di riflesso al dollaro, si è pressoché stabilizzato ieri sui livelli del giorno precedente e ha aperto in parziale calo oggi, muovendosi tra un minimo di ieri a 1,0523 a un massimo di questa notte a 1,0609 EUR/USD.
I rischi restano comunque verso il basso per via dei numerosi tagli dei tassi BCE attesi ad ogni riunione tra dicembre e metà circa dell’anno prossimo.
Tra i vari discorsi BCE in programma in questi giorni sarà oggi da seguire quello di Lagarde.
GBP – La sterlina è salita lievemente ieri contro dollaro, pur restando in area 1,26 GBP/USD, complici l’arretramento del biglietto verde e le dichiarazioni di Bailey, governatore della BoE, che ha confermato la linea dell’approccio graduale ai tagli dei tassi.
Questa mattina si è rafforzata ulteriormente portandosi in area 1,27 GBP/USD sui dati di inflazione che hanno sorpreso verso l’alto, con l’headline salita più delle attese e la core che è salita contro previsioni di marginale calo.
La valuta britannica tuttavia non è riuscita a mantenere lo slancio e poco dopo ha ritracciato verso il basso, subendo il generalizzato recupero in atto del dollaro.
Contro euro invece resta in rafforzamento, seppure limitato in area 0,83 EUR/GBP, favorita dalla prospettiva che la BCE tagli i tassi molto più della BoE.
In attesa di dati domestici non molto favorevoli venerdì (vendite al dettaglio previste negative e PMI stabili), la sterlina rischia di trovarsi sulla difensiva contro dollaro, a meno di delusioni importanti dai dati USA.
In programma oggi un discorso di Ramsden (BoE).
JPY – Lo yen ieri aveva aperto in rafforzamento contro dollaro da 154 a 153 USD/JPY sulle dichiarazioni del ministro delle finanze che avvertiva che in caso di eccessivo deprezzamento del cambio le autorità avrebbero adottato le misure appropriate, ma poi ha ripiegato chiudendo sui livelli di apertura.
Oggi ha aperto in calo fino a 155 USD/JPY penalizzato dalla parziale risalita dei rendimenti a lunga USA.
Nel breve la valuta nipponica rischia di trovarsi sulla difensiva se non emerge la possibilità che la BoJ riprenda a breve (tra dicembre e gennaio) ad alzare i tassi ma soprattutto se i rendimenti USA salgono verso nuovi massimi.