25 Ottobre 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha corretto ieri seguendo il movimento dei rendimenti che sembra più di ritracciamento dopo l’ampia ascesa recente.
Dai dati sono giunte indicazioni miste, di indebolimento dai sussidi di disoccupazione, ma positive dai PMI e dal settore immobiliare.
Oggi segnali negativi si attendono dagli ordini di beni durevoli, per cui il dollaro potrebbe stabilizzarsi.
Il test chiave sarà però venerdì prossimo con l’employment report, previsto in termini peggiorativi rispetto al precedente.
I giochi saranno comunque riaperti la settimana successiva con le elezioni Presidenziali, per cui nel complesso potrebbe prevalere una certa volatilità
EUR – L’euro ha recuperato ieri da 1,07 a 1,08 EUR/USD principalmente sul calo del dollaro. Stamani è temporaneamente salito sull’IFO tedesco che ha sorpreso verso l’alto.
L’upside è comunque limitato, a meno di pesanti delusioni dai dati USA di oggi, in quanto sta prevalendo l’idea che la BCE debba attuare un ciclo di tagli dei tassi più rapido di quanto atteso in precedenza.
GBP – La sterlina si è rafforzata ieri contro dollaro, pur restando in area 1,29 GBP/USD, principalmente sul calo del biglietto verde ma anche sulle dichiarazioni di Mann che ha indicato che la BoE potrebbe aver iniziato a tagliare i tassi in modo prematuro spiegando che l’inflazione ha ancora molta strada da fare per scendere stabilmente.
La possibilità che la BoE si limiti a fare un solo taglio dei tassi di 25 pb a novembre anziché due, con un secondo a dicembre, rafforzerebbe la sterlina contro dollaro, ma soprattutto contro euro.
Oggi intanto potrà rafforzarsi ancora in caso di delusioni significative dai dati USA.
Contro euro si mantiene in area 0,83 EUR/GBP, ieri in indebolimento stamani in lieve recupero.
JPY – Lo yen ieri ha parzialmente recuperato contro dollaro da 152 a 151 USD/JPY sul calo dei rendimenti a lunga USA, ma nel breve rischia di restare sulla difensiva.
Vi è il rischio che alle elezioni di domenica il partito Liberal Democratico di governo perda la maggioranza che deteneva con il partito di coalizione Komeito, il che potrebbe contribuire a rallentare il processo di normalizzazione che la BoJ aveva intrapreso, a scapito dello yen.
Alla fine, dovrebbero comunque prevalere l’evoluzione dei rendimenti USA e le decisioni della BoJ, la cui prossima riunione si terrà il 31 ottobre.
Le attese sono per un non-rialzo dei tassi, il che manterrebbe lo yen sulla difensiva.