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18 Ottobre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ieri si è apprezzato ulteriormente e ampiamente, grazie a dati che complessivamente sono stati positivi, soprattutto le vendite al dettaglio e il Philly Fed che sono migliorati più del previsto.
Un marginale indebolimento si attende oggi invece dai dati sul settore immobiliare, ma – a meno di sorprese/delusioni eclatanti – non saranno questi a modificare il trend di fondo del biglietto verde.
Anche se oggi il dollaro ha aperto in calo in un probabile ritracciamento perlopiù di natura tecnica, nel breve la tendenza sottostante dovrebbe restare positiva, in attesa di test più importanti che arriveranno con i deflatori dei consumi il 31 ottobre e l’employment report l’1 novembre: eventuali sorprese verso l’alto rafforzerebbero ulteriormente il dollaro.

EURL’euro ha corretto ieri da 1,0873 a 1,0810 EUR/USD, complici sia i dati USA sia l’esito della riunione BCE.
Come da attese questa ha tagliato i tassi di 25 pb, ma ciò che ha indebolito il cambio è stata la valutazione peggiorativa dello scenario di crescita dell’area unitamente alla considerazione che l’inflazione è sempre più sotto controllo, analisi che apre potenzialmente le porte a un sentiero di tagli dei tassi più consistente del previsto.
La contrapposizione con gli USA, dove l’economia appare invece più resiliente, lascia esposto l’euro nel breve a nuova debolezza in caso di eventuali delusioni dall’area o di sorprese favorevoli da oltre oceano.

GBPAnche la sterlina è scesa ieri contro dollaro sui dati USA, ma di poco, riuscendo a chiudere al rialzo da 1,29 a 1,30 GBP/USD, un movimento in parte da leggersi come recupero tecnico dopo l’ampio calo del giorno precedente.
La sterlina si è rafforzata ieri anche contro euro, pur mantenendosi ancora in area 0,83 EUR/GBP, al consolidarsi delle aspettative che la BCE possa tagliare i tassi più della BoE.
Stamani la valuta britannica si è rafforzata ulteriormente sia contro dollaro, mantenendosi per ora in area 1,30 GBP/USD, sia contro euro, dove invece ha aggiornato i massimi dell’anno passando da 0,83 a 0,82 EUR/GBP, grazie ai dati domestici delle vendite al dettaglio che hanno sorpreso positivamente.
A meno di delusioni dai dati USA o altre sorprese favorevoli dai dati domestici, nel breve la sterlina dovrebbe comunque restare più cedevole contro dollaro, e più supportata invece contro euro.

JPYLo yen si è indebolito ieri contro dollaro sui dati USA da 149 a 150 USDJPY, livello che aumenta la vigilanza delle autorità giapponesi sulle dinamiche valutarie (rischio di indebolimento eccessivo).
Nel breve infatti la valuta nipponica resta priva di spunti di forza propria dato che la BoJ questo mese non appare intenzionata ad alzare i tassi e subisce la forza del dollaro, anche attraverso la risalita – ieri – dei redimenti a lunga USA sui dati statunitensi.