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17 Settembre 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana in ulteriore calo, avvicinando i minimi recenti che sono anche minimi dell’anno, beneficiando solo di poco dell’indice Empire che ieri ha sorpreso positivamente.
Da vendite al dettaglio e produzione industriale oggi si attendono indicazioni contrastanti, ma in linea con l’avvio del ciclo di taglio dei tassi Fed al FOMC di domani sera.
Ciò che sta indebolendo il dollaro è il dubbio che la Fed possa partire con un taglio di 50 pb (probabilità di mercato: 68%) invece di soli 25 pb.
Nel frattempo, questo può tenere il dollaro sulla difensiva.

EURL’euro ha aperto la settimana al rialzo da 1,10 a 1,11 EUR/USD principalmente di riflesso alla debolezza del dollaro.
Il peggioramento più ampio del previsto dello ZEW tedesco stamani potrebbe contenere lo slancio rialzista della moneta unica, ma la svolta Fed, soprattutto se dovesse partire con un taglio di 50 pb, dovrebbe favorire ancora l’euro, seppure tendenzialmente entro i massimi in area 1,12 EUR/USD.

GBPAnche la sterlina ha aperto la settimana al rialzo contro dollaro da 1,31 a 1,32 GBP/USD principalmente sulla debolezza di quest’ultimo, ma in parte trae e potrà ancora trarre vantaggio dalla prospettiva che la BoE giovedì non tagli i tassi laddove la Fed lo farà mercoledì.
L’upside dovrebbe essere limitato entro i massimi recenti in area 1,32 GBP/USD perché la BoE taglierà comunque a novembre, ma i rischi nel breve sono verso l’alto.
Ieri la sterlina si è rafforzata anche contro euro ma restando sempre in un range stretto in area 0,84 EUR/GBP.

JPYLo yen ha aperto la settimana al rialzo contro dollaro da 140 a 139 USD/JPY sul calo dei rendimenti a lunga USA.
Il ministro delle finanze Suzuki ha avvertito che i movimenti del cambio vengono monitorati perché un apprezzamento può avere sia effetti positivi che negativi, spiegando che nella seconda metà dell’anno fiscale le imprese operano avendo come riferimento un cambio a 145 USD/JPY, quindi uno yen più debole di quello che si sta rivelando di recente.
La prospettiva che alla riunione di venerdì la BoJ non alzi i tassi dovrebbe smorzare lo slancio rialzista dello yen, che però attinge anche dalla svolta Fed.
Pertanto, nel breve o successivamente, c’è probabilmente da attendersi un ulteriore rafforzamento della valuta nipponica.