16 Settembre 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro ha chiuso la settimana passata in lieve calo, beneficiando solo parzialmente venerdì del buon dato sulla fiducia delle famiglie, che però non è riuscito ad impedire una chiusura di sessione negativa.
Sul biglietto verde gravano attese di mercato di un ciclo di tagli dei tassi aggressivo (250 pb complessivi entro fine dell’anno prossimo).
Cruciale sarà pertanto il FOMC di mercoledì, dove ci aspettiamo un primo taglio di 25 pb, laddove il mercato vede con probabilità del 55-60% un taglio di 50 pb.
In tal caso il dollaro si indebolirebbe ancora, ma se invece la Fed, come ci sembra più probabile, ipotizzerà un sentiero di tagli meno aggressivo, il dollaro potrebbe leggermente riprendersi, salvo poi tornare a scendere, ma in misura moderata, al procedere dei tagli.
EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata in marginale rialzo, da 1,10 a 1,1101 EUR/USD, e al rialzo in quest’area ha aperto anche oggi.
Si tratta principalmente di un movimento che riflette l’indebolimento del dollaro, alla vigilia della svolta Fed attesa mercoledì.
Dai dati intanto si attende domani un indebolimento dello ZEW tedesco e venerdì una stabilizzazione della fiducia francese con marginale miglioramento della fiducia dei consumatori dell’area seppure ancora in territorio negativo.
L’upside dell’euro al realizzarsi della svolta Fed dovrebbe dunque restare limitato entro i massimi recenti che si erano collocati a 1,1201 EUR/USD.
GBP – La sterlina ha chiuso la settimana passata in marginale rialzo contro dollaro da 1,30 a 1,31 GBP/USD e al rialzo in quest’area apre anche oggi.
La prospettiva che giovedì la BoE non tagli i tassi a fronte invece dell’avvio della svolta Fed solo un giorno prima potrebbe agevolare un consolidamento della valuta britannica, ma con upside limitato entro i massimi recenti in area 1,32 GBP/USD, perché la BoE taglierà comunque i tassi a novembre e a nostro avviso i tagli successivi ammonteranno almeno a un totale di 100 pb l’anno prossimo.
Contro euro la valuta britannica resta stretta in area 0,84 EUR/GBP: potrebbe rafforzarsi marginalmente in vista di un non-taglio BoE dopo il taglio BCE di giovedì scorso.
JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata in rafforzamento rispetto al dollaro da 143 a 140 USD/JPY estendendo i guadagni anche oggi fino a 139 USD/JPY.
L’imminenza della svolta Fed e l’attesa divergenza nei prossimi mesi tra Fed che taglierà i tassi e BoJ che pur molto gradualmente li alzerà favorirà un ulteriore apprezzamento dello yen.
Intanto però questa settimana lo slancio rialzista potrebbe trovare un freno sia nel FOMC, in caso di taglio di soli 25 pb, sia nella riunione BoJ di venerdì dove le attese a questo incontro sono per tassi fermi.