11 Settembre 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro si è di fatto stabilizzato ieri sui massimi del giorno precedente, in attesa del dibattito presidenziale tra Harris e Trump, che ha visto la prima in vantaggio sul secondo facendo stamani indebolire il biglietto verde (un’eventuale vittoria di Trump dovrebbe rivelarsi favorevole al dollaro) e dai dati di inflazione in uscita oggi pomeriggio.
Da questi si attende un calo per l’indice headline e una stabilizzazione per il core.
A meno quindi di sorprese verso l’alto dai dati, il dollaro dovrebbe restare sulla difensiva, in vista della svolta Fed sui tassi la prossima settimana.
EUR – L’euro è sceso leggermente ieri, restando comunque in area 1,10 EUR/USD, indebolito dai dati di produzione industriale dell’area e dalle incertezze del quadro politico in generale, in Germania e Francia in particolare.
A meno di sorprese verso l’alto oggi dai dati USA, potrebbe riuscire a rafforzarsi parzialmente, dopo la salita di stamani di riflesso al dollaro, ma l’upside appare contenuto in vista del taglio dei tassi atteso domani da parte della BCE.
GBP – La sterlina ha avuto una dinamica contrastata ieri contro dollaro sui segnali ambivalenti giunti dai dati del mercato del lavoro e si è indebolita temporaneamente stamani sui dati di produzione che sono peggiorati molto più del previsto.
A meno di sorprese verso l’alto dai dati USA di oggi dovrebbe almeno in parte rafforzarsi.
La prospettiva che la prossima settimana la BoE non tagli i tassi (mossa prevista invece per novembre) dovrebbe fornire sostegno alla valuta britannica.
Ieri infatti si è rafforzata contro euro seppur restando in area 0,84 EUR/GBP.
JPY – Lo yen si è rafforzato ieri contro dollaro da 143 a 142 USD/JPY sul calo dei rendimenti a lunga USA e stamani fino a 140 USD/JPY sulle parole di Nakagawa (BoJ) secondo cui la banca centrale continuerà ad alzare i tassi se l’economia e l’inflazione evolveranno come da sue previsioni.
A meno di sorprese verso l’alto dai dati USA, oggi potrebbe apprezzarsi ancora.