24 Luglio 2024 – nota economica giornaliera
MERCATI VALUTARI:
USD – Il dollaro è risalito leggermente ieri, nonostante i dati sulle vendite di case abbiano deluso, traendo beneficio dal fatto che i tassi sono ancora elevati (la Fed non ha ancora iniziato a tagliarli).
È salito anche stamani, questa volta però perlopiù sulla debolezza dell’euro.
Dai PMI USA nel pomeriggio si attendono indicazioni miste, con un marginale aumento del manifatturiero e un marginale calo dei servizi.
A meno di sorprese/delusioni eclatanti, il dollaro dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi, perché i dati chiave arriveranno con i deflatori dei consumi venerdì e in misura secondaria con il PIL domani.
EUR – L’euro è sceso ieri, nonostante la fiducia dei consumatori dell’area sia migliorata marginalmente più del previsto, sia perché questa si mantiene comunque su livelli molto deboli sia perché prevalgono generalmente in questa fase i driver USA e la dinamica dell’euro è stata perlopiù il riflesso di quella del dollaro.
Stamani invece l’euro ha proseguito il calo per via dei PMI domestici, che hanno deluso.
Se così dovesse essere anche per l’IFO tedesco domani la discesa continuerebbe.
Rispetto a ieri il mercato ha mantenuto una probabilità del 60% di un secondo taglio dei tassi BCE a settembre, che resta piena a ottobre, mentre è salita da 64% a 72% la probabilità di un terzo taglio a dicembre.
GBP – La sterlina, in calo ieri contro dollaro da 1,29 a 1,28 USD/JPY sui driver USA, si è marginalmente ripresa stamani – ma solo temporaneamente – sui PMI domestici migliorati lievemente più del previsto.
Non si tratta di un miglioramento significativo, infatti il mercato non ha rivisto al ribasso le attese di taglio dei tassi BoE, al contrario.
Le probabilità di un primo taglio dei tassi ad agosto-settembre sono salite a 44-84% da 40-80% di ieri, restando al 100% su novembre, mentre quelle di un secondo taglio a novembre-dicembre sono salite a 40-88% da 24-76%.
A meno di sorprese verso l’alto dai dati USA la sterlina dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi.
Contro euro si è marginalmente rafforzata stamani affacciandosi a quota 0,83 da 0,84 EUR/GBP sui PMI dell’area che hanno deluso e su quelli domestici che, seppur marginalmente, hanno sorpreso.
JPY – Lo yen è in salita per il terzo giorno di fila contro dollaro da 157 USD/JPY di ieri a 154 USD/JPY di oggi, sorretto da crescenti attese che la BoJ possa presto procedere con il processo di normalizzazione della politica monetaria, se non già alla riunione di fine mese nel giro comunque di due-tre mesi.
Anche lo smantellamento di carry trades legato anche ad aspettative che la Fed svolti a settembre e al calo delle commodity currencies su indebolimento delle prospettive per le materie prime sta offrendo sostegno allo yen che, salvo sorprese eclatanti verso l’alto dai dati USA, dovrebbe mantenersi supportato o comunque stabilizzarsi.