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3 Giugno 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha chiuso la settimana in solo marginale calo rispetto all’apertura ma in ampio calo dalla risalita che aveva mostrato sui dati di fiducia, scendendo ancora venerdì sui deflatori dei consumi che non hanno esibito sorprese verso l’alto mantenendo una dinamica stabile come da attese e con la variazione mensile del “core” lievemente inferiore al previsto nonché sul PMI di Chicago che è sceso contro attese di aumento.
La settimana entrante sarà importante soprattutto per l’employment report di venerdì che dovrebbe mostrare un allentamento sul mercato del lavoro, con un rallentamento della crescita occupazionale.
In tal caso il dollaro dovrebbe indebolirsi, anche se in misura limitata, sia in prospettiva dell’atteso taglio dei tassi BCE giovedì, sia in vista di un aumento atteso per entrambi gli ISM (oggi e mercoledì).

EUR – L’euro ha chiuso la settimana passata circa stabile sui livelli di apertura in area 1,08 EUR/USD dopo essere temporaneamente sceso in area 1,07 EUR/USD sul generalizzato recupero intermedio del dollaro.
L’appuntamento chiave della settimana entrante sarà la riunione BCE di giovedì, dove ci attendiamo un primo taglio dei tassi di 25 pb, già comunque quasi pienamente scontato dal mercato.
Importanti saranno pertanto le indicazioni sul sentiero successivo dei tassi, che probabilmente saranno vincolate all’evoluzione del quadro macro, quindi potrebbero non essere sufficientemente chiarificatrici. Più rilevanti potranno quindi essere le nuove previsioni di crescita e inflazione: indicazioni a favore di complessivi tre tagli quest’anno, uno a trimestre, dovrebbero indebolire l’euro.
Il downside potrebbe però essere limitato, soprattutto se i dati di produzione industriale di aprile di Francia (mercoledi) e Germania (venerdì) attesi in recupero, non deluderanno.
L’ipotesi di un miglioramento del quadro di crescita dell’area dovrebbe contribuire a fornire sostegno all’euro.

GBP – La sterlina ha chiuso la settimana passata pressoché stabile sui livelli di apertura in area 1,27 GBP/USD dopo essere passata però per 1,2800 GBP/USD e poi per 1,26 GBP/USD, seguendo anche i driver di dollaro.
Questi dovrebbero restare centrali durante la settimana entrante in assenza di spunti domestici di rilievo a parte la stima finale del PMI servizi mercoledì, dopo quella finale del PMI manifatturiero di stamani che è stata rivista marginalmente al ribasso contribuendo a indebolire la sterlina.
Salvo sorprese positive dai dati USA, soprattutto dal mercato del lavoro, la sterlina dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi, in attesa di dati domestici la settimana prossima che dovrebbero aiutare a capire le intenzioni della BoE alla riunione del 20 giugno.
Oggi la sterlina è ancora in calo contro euro, contenuto in area 0,85 EUR/GBP.

JPY – Lo yen ha chiuso la settimana passata in solo marginale calo rispetto al dollaro mantenendosi in area 157 USD/JPY, salvo un temporaneo recupero in area 156 USD/JPY sul generalizzato indebolimento del dollaro.
Il cambio dovrebbe tendenzialmente stabilizzarsi mantenendosi in range questa settimana seguendo soprattutto la dinamica dei rendimenti a lunga USA in funzione dei dati statunitensi.
Venerdì è stato reso noto che le autorità giapponesi hanno speso 9,79 mila miliardi di yen il mese scorso, verosimilmente concentrati nei due interventi di fine aprile e inizio maggio, per frenare la discesa dello yen (vendendo dollari) e il ministro delle finanze Suzuki ha ribadito oggi che il monitoraggio del mercato rimane stretto e in caso di necessità verranno adottate le misure appropriate.
Questo contribuisce, anche se solo in parte, a contenere il downside dello yen.